“Il governo non ignori i warning arrivati da Bankitalia e Corte dei Conti sul pubblico impiego. Serve una svolta nella legge di stabilità sullo sblocco del turnover e sulla proroga dei contratti precari in essere.
Il comparto pubblico va considerato motore fondamentale di sviluppo nazionale e rilanciato come tale, non può essere considerato un bancomat”.
Lo afferma in una nota Sergio D’Antoni, responsabile Pubblica amministrazione del PD. “Come ben rilevato dal presidente della magistratura contabile, Raffaele Squitieri, il blocco dei contratti ha causato negli ultimi anni una compressione notevole del potere d’acquisto dei lavoratori.
Un contributo doloroso e determinante, da cui derivano risorse che ora devono deve essere messe in campo per porre fine al blocco del turnover. significa, inoltre, canalizzare questi risparmi sulla proroga dei contratti precari in essere e sulla estensione della ‘riserva’ delle nuove assunzioni ai vincitori di concorso mai immessi in ruolo. Lavorare, insomma, alla prospettiva di una completa stabilizzazione di professionalità consolidate, senza le quali molti servizi essenziali non potrebbero essere erogati”, conclude D’Antoni.
Lo afferma in una nota Sergio D’Antoni, responsabile Pubblica amministrazione del PD. “Come ben rilevato dal presidente della magistratura contabile, Raffaele Squitieri, il blocco dei contratti ha causato negli ultimi anni una compressione notevole del potere d’acquisto dei lavoratori.
Un contributo doloroso e determinante, da cui derivano risorse che ora devono deve essere messe in campo per porre fine al blocco del turnover. significa, inoltre, canalizzare questi risparmi sulla proroga dei contratti precari in essere e sulla estensione della ‘riserva’ delle nuove assunzioni ai vincitori di concorso mai immessi in ruolo. Lavorare, insomma, alla prospettiva di una completa stabilizzazione di professionalità consolidate, senza le quali molti servizi essenziali non potrebbero essere erogati”, conclude D’Antoni.
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