Iva, no all’incremento dell’imposta sul valore aggiunto. Sarebbe una mossa demenziale e suicida

Federconsumatori e Adusbef stamattina hanno manifestato in Piazza Montecitorio al fianco di Adiconsum, Adoc, Assoconsum, Cittadinanzattiva e Movimento Consumatori  per sollecitare il Governo ad avviare misure immediate per la ripresa economica ed il rilancio del potere di acquisto dei cittadini.

Il primo punto da affrontare è senza dubbio la categorica e tassativa eliminazione dell’incremento Iva. Un’operazione inevitabile se si vuole scongiurare un vero e proprio tracollo dei consumi (già in forte calo, dal momento che le stime O.N.F. – Osservatorio Nazionale Consumatori rilevano una contrazione complessiva della spesa delle famiglie di circa 59 miliardi nel biennio 2012-2013) e, con essi, dell’intera economia.

Se tale aumento non sarà eliminato a farne le spese non saranno, infatti, solo le famiglie (che subiranno un aggravio pari a +207 Euro annui), ma anche le imprese ed i professionisti (che dovranno far fronte ad un aumento generalizzato dei costi, scaricandoli in gran parte sui cittadini) e lo Stato, che a causa dell’ulteriore spinta verso la contrazione dei consumi e l’aumento delle prestazioni in nero, andrà incontro ad una riduzione dei propri introiti.

"In una fase delicata come quella che il Paese sta attraversando aumentare l’Iva è un’operazione demenziale, una vera e propria mossa suicida". – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Non tollereremo alcuna intromissione o raccomandazione esterna che inciti all’aumento di tale imposta.