Come denunciamo da tempo l’ulteriore incremento dell’Iva in programma da ottobre avrà effetti disastrosi sull’intera economia. A pagarne le conseguenze più gravi saranno le famiglie, specialmente quelle a reddito fisso, che dovranno far fronte a costi sempre più elevati.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato che le ricadute di questa operazione saranno complessivamente di +207 Euro annui a famiglia (pari ad un aggravio di circa +0,85% del tasso di inflazione).
Nel dettaglio, a causa dell’incremento dell’Iva, dell’aumento dei costi di trasporto e dei maggiori costi energetici di impresa, le ricadute per una famiglia saranno pari, nei seguenti settori, a:
+81 Euro nel settore dell’abbigliamento,
+25 Euro in quello calzaturiero,
+12 Euro per vini e liquori.
Per non parlare, inoltre, delle ripercussioni sui costi dei carburanti, stimabili in un aumento di 1,7 centesimi al litro.
Aumenti che faranno lievitare i costi di trasporto di tutti i beni e servizi (non dimentichiamo che oltre l’86% dei beni di largo consumo è trasportato su gomma), incrementando inevitabilmente il prezzo al dettaglio, anche per quei beni la cui aliquota Iva non sarà soggetta a ritocchi.
Tale scenario dimostra in maniera evidente e tangibile la 'portata distruttiva' che questa manovra avrà sul potere di acquisto delle famiglie e sull’andamento dei consumi, già in caduta libera da tempo (nel biennio 2012-2013 secondo le nostre stime la contrazione risulta pari al -7,8%).
Nel dettaglio, a causa dell’incremento dell’Iva, dell’aumento dei costi di trasporto e dei maggiori costi energetici di impresa, le ricadute per una famiglia saranno pari, nei seguenti settori, a:
+81 Euro nel settore dell’abbigliamento,
+25 Euro in quello calzaturiero,
+12 Euro per vini e liquori.
Per non parlare, inoltre, delle ripercussioni sui costi dei carburanti, stimabili in un aumento di 1,7 centesimi al litro.
Aumenti che faranno lievitare i costi di trasporto di tutti i beni e servizi (non dimentichiamo che oltre l’86% dei beni di largo consumo è trasportato su gomma), incrementando inevitabilmente il prezzo al dettaglio, anche per quei beni la cui aliquota Iva non sarà soggetta a ritocchi.
Tale scenario dimostra in maniera evidente e tangibile la 'portata distruttiva' che questa manovra avrà sul potere di acquisto delle famiglie e sull’andamento dei consumi, già in caduta libera da tempo (nel biennio 2012-2013 secondo le nostre stime la contrazione risulta pari al -7,8%).
"Per questo è urgente intervenire al più presto cancellando definitivamente questo provvedimento prima che crei gravi danni all’intero apparato economico". – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Nessun commento:
Posta un commento