lunedì 26 agosto 2013

Lavoro. Vigilanza, +22% violazioni primi sei mesi dell'anno, raddoppiate irregolarità contributive

Nei primi sei mesi dell'anno gli ispettori del lavoro e i militari dell'arma hanno verificato 72.436 aziende, 44.688 delle quali (il 62%) sono risultate irregolari, con un incremento del 22% di violazioni rispetto all'anno precedente.





Più che raddoppiato (+117%) risulta il dato dell'evasione contributiva accertata, pari a 260.221.379 euro, che evidenzia una maggiore capacità dei servizi ispettivi del Ministero di indirizzare l'attività di controllo verso obiettivi mirati, individuati anche attraverso una efficace analisi dei dati esistenti nelle banche dati disponibili.

La Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rende noti  i risultati dell'attività di vigilanza svolta nel I semestre 2013 dai Servizi Ispettivi territoriali e dai Nuclei Carabinieri. Quanto alle tipologie di irregolarità riscontrate, si conferma la concentrazione dell'attività di vigilanza verso forme di irregolarità "sostanziale" nella gestione dei rapporti di lavoro.

Continua ad essere stabile (+1%) il dato dei lavoratori totalmente in nero intercettati dagli ispettori del lavoro e dai Carabinieri dei NIL (22.992) e crescono, invece, in modo consistente (+39%) i fenomeni di abuso nell'uso delle tipologie lavorative flessibili che mascherano fenomeni di lavoro subordinato, come le collaborazioni a progetto, le associazioni in partecipazione non genuine e le finte partite Iva.

In controtendenza, con una diminuzione del 25 %, le violazioni in materia di orario di lavoro (9.705 violazioni) dato riconducibile alla contrazione delle ore lavorate nell'attuale periodo di difficile congiuntura economica.

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