lunedì 1 luglio 2013

Chiusura dell’associazione Afasev, interrogazione presentata dai consiglieri Fusco Perrella e Sabusco

Il grido d’allarme è stato lanciato giorni fa. Ed ora la paventata chiusura dell’associazione Afasev è diventata oggetto di una interrogazione presentata dai consiglieri del centro-destra Angiolina Fusco Perrella e Giuseppe Sabusco.






L’associazione della provincia pentra rappresenta un punto di riferimento per le persone svantaggiate. Grazie ad essa, i disabili potranno ricevere assistenza 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno. L’associazione, inoltre, ha attivato uno degli 11 centri socio-educativi che operano nel territorio per un bacino di utenza totale di oltre 200 persone svantaggiate. E’ quindi punto di riferimento essenziale per l’integrazione dei soggetti in difficoltà e le loro famiglie.

Lo scorso dicembre la Giunta Regionale, con Delibera n° 770 del dicembre 2012, aveva assegnato all’Associazione 60.000 euro, non ancora erogati, per garantire la funzionalità dei servizi per l’anno in corso. Sono a rischio, dunque, non solo le tante attività del centro, ma anche una decina di posti di lavoro. Per questo, nelle scorse ore, i consiglieri Fusco e Sabusco hanno presentato un’interrogazione avente ad oggetto la situazione del centro socio-educativo per diversamente abili "Rosanna Benzi" e la Casa-Famiglia "Dopo di Noi", gestiti dalla Afasev di Isernia.

"Chiediamo – si legge nell’interrogazione presentata dai due consiglieri – al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore al ramo se per la casa-famiglia è stato disposto il pagamento della somma impegnata per l’esercizio del 2012. Chiediamo inoltre se la Giunta regionale intende sostenere tale attività per l’anno 2013, attingendo al Fondo Sociale Nazionale, presumibilmente pari a circa 2 milioni e mezzo di euro, certamente insufficienti per la gestione di tutti i servizi erogati alla persona previsti nella programmazione degli Ambiti Territoriali o da risorse da rinvenire nelle poste dell’assestamento di bilancio. Chiediamo infine – concludono  la Fusco e Sabusco – se la Giunta regionale intende rifinanziare gli 11 centri socio educativi con le stesse modalità degli anni precedenti, con bando pubblico e con l’impegno delle risorse provenienti dall’F.S.E.".

"In un momento di grande difficoltà – dichiarano i consiglieri Fusco e Sabusco – è necessario dare risposte pronte ed adeguate per andare incontro alle famiglie e a tutte le forme di disagio. L’essere nella diversità, in se è una grossa ricchezza, va vista nella sua globalità di storia, di bisogni e di relazione, come portatore di ricchezza e non solo marginalità. Alla società e alla politica la complessa e delicata questione di come organizzare una rete di rapporti all’interno dei quali concetti come uguaglianza e diversità non siano presentati come categorie astratte, ma siano forza motrice di un processo di cambiamento. E le associazioni di volontariato nel Molise interpretano pienamente tali assunti e categorie".

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