sabato 8 giugno 2013

Il Comune di Isernia riconsideri la decisione di dare in affitto una serie di immobili di sua proprietà

Il Comune di Isernia ha deciso di dare in affitto una serie di immobili di sua proprietà. Da qualche settimana infatti, è stato reso pubblico un bando di gara per cedere in locazione quattro strutture a cui se ne è aggiunta successivamente una quinta (una ex-scuola elementare sita in località Salietto, in passato sede di un'associazione per disabili), a privati che ne facciano richiesta con asta pubblica. 







La prima, che riguarda quattro locali, ha una scadenza fissata per il prossimo 8 luglio mentre la seconda ha quale termine il 20 luglio. Le basi di asta partono da un minimo di 300 euro mensili, per il locale più piccolo, ad un massimo di 1500 euro mensili per la ex-scuola. L'ammontare complessivo, qualora tutti gli immobili venissero dati in fitto, è pari a qualche decina di migliaia di euro che il nostro Municipio incasserebbe nell'arco di una annualità completa.

Tra i locali interessati dal provvedimento, ve ne sono però alcuni di interesse storico come l'ex-lavatoio pubblico, vicino il Parco della Rimembranza, oppure quello in Piazza della Repubblica che custodisce al suo interno la scalinata di accesso all'antico acquedotto romano sottostante a 40 metri di profondità.

Stiamo parlando quindi di luoghi pubblici di particolare rilevanza nella memoria collettiva, e che, nel corso degli ultimi anni, hanno ospitato esposizioni e manifestazioni di vario tipo come mostre di arte, dell'artigianato e mercatini di beneficenza, convegni - anche di argomenti storici, ad esempio, "Mai più" sul dramma della Shoah: eterogenei eventi, ognuno di notevole importanza sociale.

Non tutti gli spazi ed edifici possono essere considerati e valutati con i medesimi criteri e quello della mera valutazione economica non può essere certo l'unico riferimento per una pubblica Istituzione. Non possiamo pensare di racimolare qualche euro svendendo il nostro patrimonio per consentire l'apertura di qualche birreria in più o qualche negozio di abbigliamento intimo. Noi pensiamo che nel caso di strutture pubbliche, come quelle appena citate, vada salvaguardato prioritariamente il loro uso sociale e il beneficio collettivo che il loro utilizzo può apportare alla comunità.

Facciamo presente che il nostro Comune ha in dotazione diversi altri edifici e palazzi di grande rilievo: Palazzo Orlando, Palazzo d'Apollonio, Palazzo De Baggis, tutti inutilizzati. Sarebbe quindi opportuno sospendere immediatamente le gare indette dal Commissario Prefettizio ed aprire una discussione nella città e in Consiglio Comunale sull'uso complessivo a cui destinare gli immobili pubblici, salvaguardando la fruizione collettiva e non privatistica del patrimonio comunale, dando forza a idee e progetti innovativi, coinvolgendo la cittadinanza nelle scelte e negli indirizzi comuni.

La nuova Giunta Comunale, che si insedierà nel prossimi giorni, se desidera davvero dare un vero segnale di cambiamento sospenda le gare e apra un dibattito nella città per valutare quali iniziative vadano intraprese nell'interesse pubblico in una prospettiva a medio e lungo termine.

Noi, da parte nostra, saremo nella prossima settimana davanti l'ex-lavatoio comunale per una conferenza stampa nella quale illustreremo le nostre proposte.

Nessun commento: