giovedì 30 maggio 2013

Sanità: Mettere fine alla politica dei tagli che ha negato a troppi l’accesso alle cure

Contenere la spesa a carico dei cittadini ed investire sulla sanità pubblica. La Corte dei Conti conferma la riduzione del disavanzo e della spesa sanitaria.










Le riforme del Governo Monti hanno ottenuto, quindi, i risultati attesi in termini di bilancio. Quello che continua a stupirci ed indignarci è il fatto che nessuno si preoccupi di quale sia il caro prezzo che i cittadini hanno dovuto pagare per raggiungere tale obiettivo.

I ticket sono cresciuti del +13,4% per visite specialistiche ed altre prestazioni e sono aumentati del +5,2% quelli per i farmaci. A causa di tali aumenti e della caduta verticale del potere di acquisto, sono oltre 9 milioni i cittadini costretti a rinunciare alle cure mediche per motivi economici.

I tagli imposti, inoltre, hanno allungato le liste di attesa, ridotto i posti letto in ospedale e portato alla chiusura di numerose strutture. Sono peggiorate in maniera evidente, quindi, le condizioni e le prospettive della sanità.

A fronte di un quadro sconfortante come quello appena descritto parlare di "risultati incoraggianti" è un insulto ai cittadini che hanno pagato sulla propria pelle gli effetti della drastica riduzione delle risorse destinate alla sanità.

I veri effetti di tali politiche devono essere verificati in termini di qualità  delle prestazioni e di effettiva erogazione dei Lea.

Per questo Federconsumatori insiste nel chiedere al Governo di ridurre e "mettere sotto controllo" le spese sanitarie a carico dei pazienti, divenute ormai insostenibili e di agire concretamente per consolidare il carattere universalistico e solidale del Servizio Sanitario Nazionale.

In tal senso è indispensabile stanziare risorse per la prevenzione, la diagnosi precoce, la ricerca e l’innovazione di servizi e tecnologie.

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