mercoledì 8 maggio 2013

Primo incontro dei Coordinatori territoriali del Patto dei Sindaci in Italia

Riflettori puntati sull’esperienza molisana.










Nuove sfide da affrontare, ma anche buone pratiche già sviluppate. Di questo si è discusso ieri mattina a Pescara, nella sala Gabriele D’Annunzio, Aurum, al primo incontro dei coordinatori  territoriali in Italia del Patto dei Sindaci, progetto europeo che vede impegnati oltre duemila enti locali e regionali a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, aumentando nel contempo del 20% la  quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico.

Il Molise, che ha interpretato al meglio l’iniziativa della Commissione europea, ha partecipato all’evento nazionale rappresentato, su  incarico della Regione, da ALI ComuniMolisani, associazione di 128 Comuni molisani, che nel 2011 ha ottenuto il riconoscimento di coordinatore territoriale del Patto dei Sindaci. ALI, che da allora sta lavorando per l’adesione al progetto europeo da parte di tutti i
comuni del territorio, ha portato al tavolo dei coordinatori del Patto, l’esperienza molisana evidenziando lo stato dell’arte delle azioni  messe in campo e degli strumenti adottati per l’attuazione del progetto.

78 Comuni della Provincia di Campobasso aderenti al progetto e sottoscrittori del Patto, 59 Paes (Piani di azione per l’energia sostenibile) già realizzati e trasmessi a Bruxelles, tutti gli altri in avanzato stato di realizzazione: questo lo scenario illustrato dalla nostra piccola regione ai tanti coordinatori del Patto, italiani ed esteri, con l’intento di condividere le buone pratiche, individuare supporti  tecnici  e  finanziari,  realizzare  forme  di  cooperazione  tra i vari livelli di governo e tra settore pubblico, settore privato e comunità scientifica. 

ALI ha presentato un vero e proprio caso di eccellenza sul fronte dell’impegno alla sostenibilità energetica, non solo per la numerosità  dei Comuni supportati, ma anche per le innovative e tecnologiche metodologie impiegate per le successive fasi di valutazione e monitoraggio dei dati. Software di  geo‐localizzazione energetica, mappatura degli edifici e degli interventi in opera, staff operativo  direttamente sul territorio, elementi che caratterizzano il sistema ALI come best practice.

L’idea portante è quella che ogni comune possa beneficiare degli interventi  progettati e che le opportunità di finanziamento conseguenti  alle azioni intraprese inneschino una forte spinta all'economia dei territorio. All’incontro sono intervenuti anche il Ministero dello Sviluppo Economico,  la Commissione Europea (DG Energia), l’Ufficio del Patto dei Sindaci (CoMO) ed il Centro Unico di Ricerca della Commissione Europea  (JRC),  oltre  ai  numerosi  rappresentanti di enti locali, province e regioni partecipanti al progetto.  Esemplare anche  l’esperienza della Regione Abruzzo, raccontata nelle sue fasi dall’intervento dell’Assessore regionale, Mauro Di Dalmazio:  "Abbiamo creduto ed investito nel progetto, rimodulando la totalità dei fondi FESR per l’energia sul progetto Patto dei Sindaci, ben 35.000.000,00 di euro rispetto ai 300.000,00 inizilamente impegnati".

"L’Azione della Regione è stata determinante per la diffusione del progetto – ha aggiunto il Direttore del Servizio Energia della Regione Abruzzo, Antonio Sorgi – con l’assegnazione diretta di fondi a coloro che avessero redatto il Paes. Ciascun  Comune partecipante ha avuto almeno un intervento finanziato ed ogni cittadino abruzzese a 1 km dalla sua abitazione ha beneficiato di un intervento. Non solo un modello di intervento da poter replicare nel settore privato, ma un input al rilancio dell’economia territoriale con l’apertura di 600 cantieri, aperti e chiusi in 12 mesi, potendo contare su un avanzamento di spesa veloce grazie ad una efficiente cabina di regia”. Già previsto nella Programmazione economica 2014/2020, infatti, una seconda edizione del Patto dei Sindaci siglato Abruzzo.

Questa prima esperienza di condivisione e confronto ha dunque gettato le basi per la creazione di un vero e proprio network nazionale per la cooperazione tra i diversi coordinatori nell’azione di divulgazione dell’attività concretamente svolta, in sinergia con le iniziative territoriali avviate dai paesi dell’Unione con il pacchetto "Clima ed Energia", con l’intento di fare sistema con una  strategia  locale,  regionale, nazionale ed europea che guardi allo sviluppo sostenibile, alla valorizzazione delle risorse locali, alla creazione di posti di lavoro.

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