lunedì 13 maggio 2013

Gioco d’azzardo, Contribuenti.it: Boom nel 2013, +14.6%

I giocatori più incalliti sono quelli residenti in Molise con il 57%, segue la Campania con il 51% e dalla Sicilia 50,7%. In ultimo posto troviamo quelli del Trentino Alto Adige con il 31,9%.







Il gioco d’azzardo, laddove travalica i limiti della legalità e del buonsenso, diviene una vera e propria piaga sociale ed economica. E’ proprio quello che sta accadendo, abbastanza in sordina, nel nostro Paese. A rivelarlo è la nuova indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche "Antonella Di Benedetto" di Krls Network of Business Ethics per Contribuenti.it Magazine dell’Associazione Contribuenti Italiani presentata oggi in anteprima a Capri nel corso del convegno "Gioco d’azzardo ed evasione fiscale".

"L'Italia ha il primato, in Europa, per la maggior cifra giocata al tavoli da gioco, una media quasi 2.430 euro a persona, che vengono sottratti all'economia reale, minorenni inclusi, il cui numero è passato in soli 3 anni da 860 mila unità a 4,2 milioni – ha affermato Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani. - L'Erario si preoccupa più di fare cassa che combattere l’evasione fiscale dei giocatori".

Dall’indagine del Centro Studi e Ricerche Sociologiche “Antonella Di Benedetto” è emerso anche un dato allarmante: il 54% dei giocatori dichiara al fisco di essere nullatenente mentre un ulteriore 31% dichiara di guadagnare meno di 10mila euro all’anno. Un dato che strida con le giocate effettuate ogni anno.

I giocatori in Italia sono 33,2 milioni, di cui 8,4 milioni giocano con frequenza settimanale. Il giro di affari nel 2013 potrebbe superare gli 100miliardi di euro all’anno, in forte crescita rispetto ai 85 miliardi di euro del 2012, ai 78 del 2011 e agli appena 16 del 2003. Anche il coinvolgimento di giocatori di età inferiore ai diciotto anni ha subito nel 2013 un forte incremento pari al 14,6%, ed in soli 3 anni sono passati da 860 mila unità a 4,2 milioni: a questa fascia è attribuibile il 37% di tutte le giocate.

I giocatori più incalliti sono quelli residenti in Molise con il 57%, segue la Campania con il 51% e dalla Sicilia 50,7%. In ultimo posto troviamo quelli del Trentino Alto Adige con il 31,9%.

L’Associazione Contribuenti Italiani propone che vengano introdotte delle misure forti e restrittive per combattere il gioco d’azzardo, l’evasione fiscale ed il riciclaggio come quella dell’identificazione di tutti i giocatori e di tutte le giocate, al fine di evitare non solo l’approccio dei minorenni, quanto anche il diffondersi di traffici illegali come il riciclaggio, l’estorsione e l’usura unitamente all’introduzione del divieto al gioco d'azzardo in tutti i luoghi pubblici, come per il fumo. Un’ulteriore proposta avanzata per combattere l’evasione fiscale e rilanciare l’economia del paese è quella di applicare su tutti i giochi legalizzati (IUG) un'imposta unica sostitutiva pari al 50% della vincita.

"Lo scopo delle istituzioni è quello di educare i cittadini, proteggere la loro salute, mentale e fisica - afferma Vittorio Carlomagno, presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani - non di certo quello di indurli a giocare al poker o ad indebitarsi con persone senza scrupoli. Senza contare che sono non pochi i giocatori fanno uso di sostanze stupefacenti o si prostituiscono per racimolare i soldi. Per un reale rilancio dell'economia e per accompagnare il paese dall'uscita della crisi economica - conclude Carlomagno - i risparmi degli italiani dovrebbero entrare in circolazione nel mercato attraverso canali legali e produttivi e non lasciare che le perdite al gioco diventino prima fonte di entrate nelle casse statali."

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