lunedì 13 maggio 2013

Federazione Moda Italia, Renato Borghi: Non possiamo attendere oltre. Serve un rilancio dei consumi

I dati sugli acquisti degli italiani con carte di credito/debito internazionale rilevati da Osservatorio Acquisti CartaSi nei primi tre mesi del 2013 hanno permesso di fare un punto sui consumi nel settore moda, abbigliamento e calzature suddivisi per Regione visto da un Osservatorio privilegiato. Male il Molise.








In questo primo trimestre, l'Osservatorio Acquisti CartaSi registra un calo costante delle vendite in Italia di abbigliamento, accessori e calzature, con una spesa effettuata con carta di credito sul nostro comparto (pari ad 1 miliardo e 146 milioni di euro), con contrazioni, rispetto allo stesso periodo del 2012, dell'11,2% a gennaio dell'8,1% a febbraio, fino a raggiungere a marzo 2013 (mese che – ricordiamo – non ha più potuto beneficiare sull'effetto saldi e su condizioni climatiche favorevoli agli acquisti) un – 23%.

Quanto alle performance sempre nel settore moda sul territorio nel I trimestre 2013, il Trentino Alto Adige (con un -3%) è la Regione che ha registrato una leggera perdita, a fronte di cali un po' più importanti delle Regioni Marche (-9,8%), Abruzzo e Molise (-11,7%), Liguria (-11,8%), Emilia Romagna (-12,8%), Lombardia (-12,9%), Veneto (-14,0%), Umbria (-14,1%) e Toscana (-14,8%). Tra le Regioni che hanno accusato i cali maggiori: Sardegna (-24%), Campania (-20%), Piemonte e Val d'Aosta (-18,6%), Friuli Venezia Giulia (-17,6%), Basilicata e Calabria (-17,2%).

Secondo le previsioni dell'Osservatorio Acquisti di CartaSi, i consumi ripartiranno dal 2014 con un incremento complessivo del 2,4%, ma per l'abbigliamento e calzature, si assisterà ancora ad un ulteriore forte ridimensionamento con una contrazione prevista del 10,2% nel 2013 e dell'8,5% nel 2014.

Per il Presidente di Federazione Moda Italia - Confcommercio, Renato Borghi: "È un inizio d'anno tutto da dimenticare per il settore moda e le prospettive non sembrano essere migliori. Come certificato anche da Osservatorio CartaSi, i consumi soprattutto quelli del nostro settore sono fermi al palo. Il sentiment degli italiani, monitorato per Federazione Moda Italia da AstraRicerche, risulta di grande sfiducia ed i nostri operatori sono allo stremo delle forze.

Nuove tasse, come l'aumento dell'Iva sciaguratamente previsto a partire dal 1° luglio o il pagamento del conguaglio Tares a dicembre, unitamente all'Imu – tassa sulla quale il Presidente di Confcommercio e di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, ha chiesto attenzione estendendo da subito l'esenzione anche agli immobili strumentali – al costo della burocrazia ed all'inarrestabile pressione fiscale reale, ora quasi al 56%, non sono più tollerabili dagli imprenditori del nostro settore. Non possiamo attendere oltre. Occorre rilanciare i consumi e bisogna farlo ora, con una coraggiosa ma ineludibile spending review".

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