"Non siamo stati capaci di rispondere agli straordinari cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici degli ultimi 25 anni".
Il governatore della Banca d'Italia ha fatto il punto all'assemblea annuale dell'Istituto sulla crisi. "L'aggiustamento richiesto e così a lungo rinviato - ha proseguito - ha una portata storica che necessita del contributo decisivo della politica, ma anche della società". Sulle imprese: "Sono chiamate ad uno sforzo eccezionale, investendo risorse proprie e puntando sull'innovazione. Il sostegno pubblico non è una strada da seguire". Uscita da procedura Ue: "Non dissipare i frutti".
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