Fanelli: "Interventi mirati a esigenze dei Comuni. Così sviluppo e lavoro".
"In un momento in cui l'Europa entra nel vivo della sua futura programmazione, è necessario che le esigenze dei Comuni e degli amministratori portatori della voce dei cittadini e dei territori, specie in una fase di crisi come quella attuale, siano evidenziate con forza!". Tutto questo con un obiettivo ben chiaro: "Costruire, sia a livello locale che nazionale, programmi di intervento il più possibile mirati alle esigenze dei territori. Il che consentirebbe anche e soprattutto di generare lavoro".
Lo ha sottolineato Micaela Fanelli, membro dell’Ufficio di presidenza nazionale Anci con delega alle Politiche comunitarie e Piani di sviluppo, nel suo intervento al seminario sulle politiche di coesione che si è svolto a Campobasso, nella Sala Parlamentino della Giunta regionale.
L’iniziativa, che rientrava nei convegni itineranti sul ruolo dei Comuni nella programmazione Ue 2014-2020, organizzati dall’Anci nazionale e da quelle regionali, ha visto la partecipazione di moltissimi amministratori locali e interessati, e la presenza di Francesco Monaco, Responsabile Area Mezzogiorno e Cooperazione Internazionale Anci, di Mauro Savini, Area Ambiente, Cultura e Innovazione Anci, e del presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli.
Fanelli ha osservato come è importante che finalmente l’Europa si sia accorta anche delle aree interne e dei piccoli Comuni, "una spina dorsale che va alimentata in servizi essenziali, in qualità, in turismo, in sostenibilità, in capacità di affrontare e di affermare i diritti fondamentali, con interventi a rete di tipo mirato, localizzati sulle esigenze locali".
L’attenzione quindi "ai diritti civili, come la scuola, il trasporto, la sanità, ai quali vanno affiancate risorse cosiddette addizionali – ha spiegato Fanelli - per mantenere lavoro sui territori, quindi scegliere i centri minori come propulsori ulteriori di ricchezze".
Ma Fanelli ha anche assicurato che "da parte dell’Anci ci sarà la massima attenzione, affinché il coinvolgimento dei Comuni sia massimo, così come adeguate le risorse stanziate a tale scopo".
Lo ha sottolineato Micaela Fanelli, membro dell’Ufficio di presidenza nazionale Anci con delega alle Politiche comunitarie e Piani di sviluppo, nel suo intervento al seminario sulle politiche di coesione che si è svolto a Campobasso, nella Sala Parlamentino della Giunta regionale.
L’iniziativa, che rientrava nei convegni itineranti sul ruolo dei Comuni nella programmazione Ue 2014-2020, organizzati dall’Anci nazionale e da quelle regionali, ha visto la partecipazione di moltissimi amministratori locali e interessati, e la presenza di Francesco Monaco, Responsabile Area Mezzogiorno e Cooperazione Internazionale Anci, di Mauro Savini, Area Ambiente, Cultura e Innovazione Anci, e del presidente dell’Anci Molise, Pompilio Sciulli.
Fanelli ha osservato come è importante che finalmente l’Europa si sia accorta anche delle aree interne e dei piccoli Comuni, "una spina dorsale che va alimentata in servizi essenziali, in qualità, in turismo, in sostenibilità, in capacità di affrontare e di affermare i diritti fondamentali, con interventi a rete di tipo mirato, localizzati sulle esigenze locali".
L’attenzione quindi "ai diritti civili, come la scuola, il trasporto, la sanità, ai quali vanno affiancate risorse cosiddette addizionali – ha spiegato Fanelli - per mantenere lavoro sui territori, quindi scegliere i centri minori come propulsori ulteriori di ricchezze".
Ma Fanelli ha anche assicurato che "da parte dell’Anci ci sarà la massima attenzione, affinché il coinvolgimento dei Comuni sia massimo, così come adeguate le risorse stanziate a tale scopo".
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