Il dato sulle vendite al dettaglio nel mese di ottobre evidenzia una dinamica ben peggiore di quanto prospettato fino a oggi e il significativo ridimensionamento registrato, sia in termini congiunturali (-1,0%) che tendenziali (-3,8%), suggerisce che la pesante e continua contrazione del reddito disponibile reale non può essere più compensata da incrementi della propensione al consumo.
Gli impatti si leggono nella progressiva diffusione dei cali del venduto a tutte le formule distributive, compreso il discount che appare in frenata.
Dopo l’eccezionale riduzione tendenziale dei consumi osservata nel terzo trimestre del 2012, l’ultima parte dell’anno potrebbe, dunque, confermare o addirittura enfatizzare lo stato di crisi della spesa delle famiglie, lasciando un’eredità fortemente negativa per il 2013: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio diffusi ieri dall’Istat.
Dopo l’eccezionale riduzione tendenziale dei consumi osservata nel terzo trimestre del 2012, l’ultima parte dell’anno potrebbe, dunque, confermare o addirittura enfatizzare lo stato di crisi della spesa delle famiglie, lasciando un’eredità fortemente negativa per il 2013: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio diffusi ieri dall’Istat.
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