L’Assessore Di Sandro ha respinto la proposta di attivare un confronto istituzionale unitario presso la Prefettura di Campobasso sulle situazioni di disagio dei lavoratori della Solagrital.
Per la Giunta Regionale è sufficiente il tavolo tecnico permanente insediato presso la Presidenza della Regione, per definire ogni problema connesso con la vertenza e non c’è bisogno di alcun aiuto né del Governo Nazionale e né del Consiglio Regionale, dei Comuni, del Sindacato o delle rappresentanze sociali. Mi auguro per il bene dei lavoratori e delle loro famiglie che sia così e che oggi si individui una soluzione concreta per i mille addetti della filiera avicola.
Ribadisco la disponibilità a contribuire ad individuare un percorso risolutivo sulla drammatica vicenda della Solagrital insieme alla Commissione Consiliare Lavoro. Per assicurare una risposta ai dipendenti della Solagrital posti in cassa integrazione o avviati in mobilità che non transiteranno nella nuova società, al personale a tempo determinato non coperto da ammortizzatori sociali, ai lavoratori a tempo indeterminato che probabilmente non saranno riassunti, a tutte le maestranze che vantano cinque mensilità, e agli allevatori, trasportatori e fornitori che attendono di essere pagati, c’è bisogno di approfondimenti tecnici, istruttorie legali, negoziati sindacali e sostegni istituzionali locali, regionali e del Governo Nazionale.
Il Ministero del Lavoro per la cassa integrazione ed il Ministero delle Attività Produttive che nominerà il liquidatore della Solagrital svolgeranno un ruolo decisivo dell’evoluzione della vertenza e nella sua risoluzione.
Tener fuori il Governo Nazionale, la Prefettura, il Consiglio Regionale, le parti sociali ed i lavoratori da questo confronto è un errore strategico grave della Giunta.
Ribadisco la disponibilità a contribuire ad individuare un percorso risolutivo sulla drammatica vicenda della Solagrital insieme alla Commissione Consiliare Lavoro. Per assicurare una risposta ai dipendenti della Solagrital posti in cassa integrazione o avviati in mobilità che non transiteranno nella nuova società, al personale a tempo determinato non coperto da ammortizzatori sociali, ai lavoratori a tempo indeterminato che probabilmente non saranno riassunti, a tutte le maestranze che vantano cinque mensilità, e agli allevatori, trasportatori e fornitori che attendono di essere pagati, c’è bisogno di approfondimenti tecnici, istruttorie legali, negoziati sindacali e sostegni istituzionali locali, regionali e del Governo Nazionale.
Il Ministero del Lavoro per la cassa integrazione ed il Ministero delle Attività Produttive che nominerà il liquidatore della Solagrital svolgeranno un ruolo decisivo dell’evoluzione della vertenza e nella sua risoluzione.
Tener fuori il Governo Nazionale, la Prefettura, il Consiglio Regionale, le parti sociali ed i lavoratori da questo confronto è un errore strategico grave della Giunta.
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