Dopo che la IV Commissione consiliare ha redatto le proprie considerazioni su un nuovo Piano sanitario, un inutile lavoro, visto che l'Assise di Palazzo Moffa ancora non decide sul da farsi, Michele Iorio e qualche suo "amico" cercano di far apparire quello che in tutte le altre parti del mondo, verrebbe definito un vero sfacelo, in un conflitto di competenze capace di allontanare l'attenzione sui gravi errori commessi in questi anni di governo regionale.
E, in un poco dignitoso scaricabarile, provano ad addossare su altri, le responsabilità di un simile disastro. Lo evidenzia il vice segretario del PD molisano, Massimiliano Scarabeo che fa notare come, nonostante il danno economico e finanziario, il conseguente aumento di tasse e balzelli regionali, i disservizi e la pubblicità negativa per l'intero Molise, Michele Iorio si sforzi per trovare in altre figure istituzionali, il capro espiatorio che ha portato il Molise ai margini dell'Italia.
"E' evidente che dopo anni di sperperi, cattiva gestione di una mole immensa di denaro pubblico, senza aver conseguito nessun risultato sul piano della qualità e anche della quantità dei servizi erogati dalla sanità regionale, nessuno crede più a coloro i quali sono stati gli artefici di questo disastro. Nonostante questa regione sia la "maglia nera" in tutto, tranne che per la presenza in tivù, nelle trasmissioni dove gli "fanno le pulci" - Michele Iorio e i soliti noti, cercano come hanno sempre fatto finora, di nascondere la polvere sotto il letto, addossando su altri le proprie responsabilità.
Continuando a disporre, a proprio piacimento, del comparto sanitario regionale, e facendo apparire la delicata questione della sanità molisana, come una guerra fredda tra lo stesso Governatore, controllato e controllore, e il Ministero della Salute, senza che nulla venga deciso, veramente e seriamente, sul futuro degli ospedali pubblici in questa regione, compromettendo, come spesso accade, la qualità dell'assistenza e quindi la salute dei cittadini.
Nella "sagra" dello scaricabarile, ognuno cerca di tirarsi fuori, nessuno vuole portarsi dietro le responsabilità dell'enorme danno che è stato cagionato ai molisani. Anzi, c'è persino chi, in qualche modo interessato, grazie al proprio ruolo istituzionale, vuole coinvolgere il Consiglio regionale, perché, ritiene, che certe decisioni non possono prescindere dalla valutazione politica di chi è stato legittimamente eletto (?!) Mal comune mezzo gaudio! Decidiamo tutti e dividiamo le responsabilità!
Ma, se proprio di errori si vuol parlare, allora sottolineerei che quello più grande mai commesso, è stato consentire a Michele Iorio di rimanere al proprio posto, per continuare a smantellare la sanità regionale attraverso un'irrazionale ridimensionamento degli ospedali pubblici, senza preoccuparsi dei problemi che ciò poteva creare e, soprattutto, senza ottenere i risultati che i molisani si aspettavano.
La dimostrazione sta nel lavoro, quasi inutile, della IV Commissione consiliare che, pur rispettando l'impegno dei suoi componenti, devo dire, ha lavorato, non so quanto proficuamente, ma certo inutilmente, se è vero che è stato stabilito che il "vero" Piano sanitario, sarà quello redatto dal sub Commissario Basso. Del resto, come recita qualcuno: non si può affidare un Pronto Soccorso a Dracula! In questo marasma di decisioni prese e non prese, decidi tu?
No, tocca a me, i soliti noti ci sguazzano e questo pseudo conflitto di competenze che genera confusione ad arte, giova soltanto a chi, nonostante tutto, continua a pescare nel torbido. Approfittando anche della grave situazione economica nazionale e delle imposizioni in materia di risparmio, dettate dal Governo centrale, tutto resta fermo e, come sempre accade, a pagarne le conseguenze peggiori è il cittadino che può soltanto protestare.
A Venafro come Agnone, le sentenze emesse dal Tar Molise sul ridimensionamento dei propri ospedali cittadini, sembravano aver messo un punto fermo sul disegno scellerato di un loro ridimensionamento, ma il Consiglio di Stato, con la sua recente decisione, cambia tutto e, indirettamente, avvantaggia i soliti noti e coloro che da questa decisione, possono trarne dei benefici.
Penso che le tante chiacchiere fatte e le centinaia di pagine di ricorsi, non serviranno a niente di più di quello che è, purtroppo, lo stato in cui versa la sanità e il Molise tutto: la questione diventa davvero politica, perciò, seppur in attesa di quanto si deciderà, tra qualche settimana, in merito ai ricorsi elettorali, meglio sarà muoversi per "cacciare a pedate" questi soliti noti che pensano ancora di potersi spartire le ultime briciole rimaste".
"E' evidente che dopo anni di sperperi, cattiva gestione di una mole immensa di denaro pubblico, senza aver conseguito nessun risultato sul piano della qualità e anche della quantità dei servizi erogati dalla sanità regionale, nessuno crede più a coloro i quali sono stati gli artefici di questo disastro. Nonostante questa regione sia la "maglia nera" in tutto, tranne che per la presenza in tivù, nelle trasmissioni dove gli "fanno le pulci" - Michele Iorio e i soliti noti, cercano come hanno sempre fatto finora, di nascondere la polvere sotto il letto, addossando su altri le proprie responsabilità.
Continuando a disporre, a proprio piacimento, del comparto sanitario regionale, e facendo apparire la delicata questione della sanità molisana, come una guerra fredda tra lo stesso Governatore, controllato e controllore, e il Ministero della Salute, senza che nulla venga deciso, veramente e seriamente, sul futuro degli ospedali pubblici in questa regione, compromettendo, come spesso accade, la qualità dell'assistenza e quindi la salute dei cittadini.
Nella "sagra" dello scaricabarile, ognuno cerca di tirarsi fuori, nessuno vuole portarsi dietro le responsabilità dell'enorme danno che è stato cagionato ai molisani. Anzi, c'è persino chi, in qualche modo interessato, grazie al proprio ruolo istituzionale, vuole coinvolgere il Consiglio regionale, perché, ritiene, che certe decisioni non possono prescindere dalla valutazione politica di chi è stato legittimamente eletto (?!) Mal comune mezzo gaudio! Decidiamo tutti e dividiamo le responsabilità!
Ma, se proprio di errori si vuol parlare, allora sottolineerei che quello più grande mai commesso, è stato consentire a Michele Iorio di rimanere al proprio posto, per continuare a smantellare la sanità regionale attraverso un'irrazionale ridimensionamento degli ospedali pubblici, senza preoccuparsi dei problemi che ciò poteva creare e, soprattutto, senza ottenere i risultati che i molisani si aspettavano.
La dimostrazione sta nel lavoro, quasi inutile, della IV Commissione consiliare che, pur rispettando l'impegno dei suoi componenti, devo dire, ha lavorato, non so quanto proficuamente, ma certo inutilmente, se è vero che è stato stabilito che il "vero" Piano sanitario, sarà quello redatto dal sub Commissario Basso. Del resto, come recita qualcuno: non si può affidare un Pronto Soccorso a Dracula! In questo marasma di decisioni prese e non prese, decidi tu?
No, tocca a me, i soliti noti ci sguazzano e questo pseudo conflitto di competenze che genera confusione ad arte, giova soltanto a chi, nonostante tutto, continua a pescare nel torbido. Approfittando anche della grave situazione economica nazionale e delle imposizioni in materia di risparmio, dettate dal Governo centrale, tutto resta fermo e, come sempre accade, a pagarne le conseguenze peggiori è il cittadino che può soltanto protestare.
A Venafro come Agnone, le sentenze emesse dal Tar Molise sul ridimensionamento dei propri ospedali cittadini, sembravano aver messo un punto fermo sul disegno scellerato di un loro ridimensionamento, ma il Consiglio di Stato, con la sua recente decisione, cambia tutto e, indirettamente, avvantaggia i soliti noti e coloro che da questa decisione, possono trarne dei benefici.
Penso che le tante chiacchiere fatte e le centinaia di pagine di ricorsi, non serviranno a niente di più di quello che è, purtroppo, lo stato in cui versa la sanità e il Molise tutto: la questione diventa davvero politica, perciò, seppur in attesa di quanto si deciderà, tra qualche settimana, in merito ai ricorsi elettorali, meglio sarà muoversi per "cacciare a pedate" questi soliti noti che pensano ancora di potersi spartire le ultime briciole rimaste".
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