martedì 30 ottobre 2012

Nuove elezioni regionali. Timori per un probabile aumento degli astensionisti e del voto di protesta. Per la Sinistra l'ultimo problema è Iorio candidato presidente

Editoriale del nostro direttore. 
Nuove elezioni e fermento in corsa per la politica molisana. Cosa accadrà, e chi saranno i favoriti in campo per le elezioni regionali di inizio 2013? Quale sarà lo schieramento in campo da battere? Domande legittime a cui cercheremo di dare delle risposte futuribili di seguito.




Dalle elezioni siciliane specchio di quello che potrebbe accadere nel Molise tra qualche mese, possiamo affermare che il partito degli astensionisti sarà il maggior partito. La gente è stufa di ruberie e ne ha le tasche piene della politica intesa quale sfruttamento dei cittadini, delle risorse a beneficio solo della casta e dei pochi eletti, delle poche aziende vicine al potere. I cittadini non ne possono più vessati dal regime di polizia fiscale che vige solo in Italia e che non permette più alle imprese di trovare margini di utile nel lavoro. Il lavoro che quando c'è, è all'insegna del precariato assoluto e la cassa integrazione impera fino a quando vi saranno margini per averla ed il futuro lavorativo è cupo e senza spiragli di luce fuori dal tunnel.

E' normale quindi che i cittadini potranno per protesta disertare le urne. E' normale che chi cavalca l'onda della protesta per partito preso come  il "M5S" potrà avere riscontri in percentuale elevate anche nel Molise. Infatti crediamo che i maggiori nemici delle prossime consultazioni elettorali saranno proprio il popolo degli astensionisti e il "Movimento Cinque stelle", nel caso dei grillini non vi è esperienza politica e quantomeno capacità di governo, dimostrata ampiamente nelle amministrative di Parma. Un sistema quello di Grillo, retto da un'agenzia di comunicazione al cui vertice vi è Gianroberto Casaleggio, vera eminenza grigia di M5S, è lui che  limita la libertà e qualsiasi democrazia all'interno del movimento, votare M5S vuole dire protestare e non garantirsi un governo capace di amministrare, ma limitare l'effetto Grillo grande comico, strumento nelle mani di un comunicatore eccezionale è difficile in questo momento. 

Sarà questa la vera battaglia politica: limitare l'effetto M5S con razionali discorsi programmatici. Vi  starete chiedendo Michele Iorio che ruolo avrà nelle prossime elezioni regionali? Con l'ammissione di volersi ricandidare, con molta probabilità, getterà sconquasso tra la sua coalizione. In molti già si agitano per questa presa di posizione, avendo già archiviato l'ex presidente nella storia passata del Molise e avendo già assunto precise intenzioni di sostituirlo. Una storia da dimenticare, quella del ventennio ioriesco,  con tutte le vicissitudini giudiziare, di sponsorizzazioni a poche aziende fallimentari che hanno decretato l'instabilità economica del Molise; oltre al buco della sanità che ha indebolito il sistema economico regionale, imponendo ai cittadini le tasse più alte d'Italia; le attenzioni mediatiche nazionali sull'operato di Iorio che ci hanno relegato a regione da terzo mondo.

Nonostante tutto, Iorio si ricandida per grande soddisfazione della sinistra molisana che non ha dubbi di stravincere stavolta. Siamo sicuri che Grillo e l'astensionismo a questo punto fanno più paura alla sinistra di Michele Iorio candidato. Saranno anche le ultime elezioni regionali che vedranno ancora una provincia di Isernia prima dell'unione della provincia unica Campobasso-Isernia, ma questa è un'altra storia.  


                                                                                                              Il Direttore Pietro Tonti

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