L’incontro del 3 ottobre u.s., tenutosi presso la Direzione Generale dell’Anas, al quale ha preso parte anche la Provincia di Isernia, ha messo in luce le situazioni riguardanti il completamento della Fondo Valle Sangro, relativamente al tratto che da Quadri conduce al bivio di Gamberale-Sant’Angelo Del Pesco.
Gli interventi dei partecipanti, tutti esaustivi per quanto attiene l’analisi dei fatti di contesto, hanno evidenziato:
- Lo stato di abbandono dei luoghi interessati al completamento, atteso che vecchie infrastrutture di scavalco, da tempo iniziate non sono state mai concluse, degradandosi e degradando l’ambiente limitrofo;
- I 3,8 Km di completamento viario sono baipassati dalla antica SS 652, relegata a strada provinciale, scomoda da percorrere, in condizioni di scarsa e/o nulla sicurezza specie nel periodo invernale e di innevamento;
- Il deterioramento del piano viabile della SS 652, per essere interessata da carico stradale oltremodo gravoso e pesante rispetto alle condizioni strutturali di antica realizzazione e, quindi, condizionate da una limitatissima portanza;
- La gravosa manutenzione purtroppo limitata, ma, comunque, sproporzionata rispetto alle scarse possibilità finanziarie di intervento da parte del gestore (Provincia di Isernia);
- Il gravame di spesa in testa ai soggetti trasportatori di beni, manufatti, per conto degli imprenditori allocati nella Valle del Sangro, derivante dal maggior costo inerente l’usura ed il consumo dei mezzi di trasporto, obbligati a percorrere il tortuoso e insicuro asse stradale alternativo;
- L’ulteriore e più gravoso carico di spesa per i trasportatori, nel caso di limitazione della percorribilità del predetto tratto stradale di “shunt”, costretti a portarsi verso il Tirreno, e viceversa, da questi verso l’Adriatico con un aggravio di ulteriori 60-70 Km a viaggio, utilizzando la F.V. Trigno (nei periodi estivi già sovraccarica);
- La negativa incidenza sociale e finanziaria dovuta al maggior costo dell’utenza locale, costretta a percorrere l’arteria ex SS652 districandosi tra autotreni e mezzi pesanti (stimati in circa 600 al giorno) e tra buche e deformazioni stradali.
"La Fondo Valle Sangro – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto – ha la capacità, storicamente dimostrata, di dirottare da e verso l’Adriatico le materie prime, i semilavorati, gli elementi assemblati, i prodotti finiti di interesse delle fabbriche allocate in uno tra i più importanti nuclei industriali dell’Abruzzo e del Centro Sud. Per cui l’interesse di tali unità produttive ad ottimizzare i trasporti, riducendone i costi, velocizzando i percorsi, riducendo le distanze, è importantissimo e prevalente sotto il profilo organizzativo aziendale.
Neppure è da trascurare il fenomeno di degrado sociale a danno delle popolazioni locali, costrette a subire una viabilità insicura ed un gravame di inquinamento stradale e acustico, che crea deterrente ambientale e turistico. Tutti elementi negativi, insomma, contrari alla valorizzazione socio-economica del territorio del medio-Sangro, ubicato a cavallo tra le Province di Isernia, de L’Aquila e di Chieti.
È, dunque, di assoluta importanza risolvere la problematica legata alla realizzazione del lotto mancante della Fondovalle Sangro, tra Quadri e Sant’Angelo Del Pesco; bisogna ridurre la distanza tra la necessità di realizzare l’intervento e l’attuale, sistematica carenza finanziaria, mediante l’istituzione di una attività partenariale per il livello progettuale e per le fasi di sviluppo successive che includano la vasta platea istituzionale (Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, Unioni di Comuni, Organismi di Patto, Nucleo Industriale) interessata all’argomento.
È proponibile – ha concluso Mazzuto – la costituzione di uno staff integrato, misto pubblico-privato, coordinato dall’Anas, per elaborare un progetto adeguato sotto i profili ambientale, strutturale e finanziario".
- Lo stato di abbandono dei luoghi interessati al completamento, atteso che vecchie infrastrutture di scavalco, da tempo iniziate non sono state mai concluse, degradandosi e degradando l’ambiente limitrofo;
- I 3,8 Km di completamento viario sono baipassati dalla antica SS 652, relegata a strada provinciale, scomoda da percorrere, in condizioni di scarsa e/o nulla sicurezza specie nel periodo invernale e di innevamento;
- Il deterioramento del piano viabile della SS 652, per essere interessata da carico stradale oltremodo gravoso e pesante rispetto alle condizioni strutturali di antica realizzazione e, quindi, condizionate da una limitatissima portanza;
- La gravosa manutenzione purtroppo limitata, ma, comunque, sproporzionata rispetto alle scarse possibilità finanziarie di intervento da parte del gestore (Provincia di Isernia);
- Il gravame di spesa in testa ai soggetti trasportatori di beni, manufatti, per conto degli imprenditori allocati nella Valle del Sangro, derivante dal maggior costo inerente l’usura ed il consumo dei mezzi di trasporto, obbligati a percorrere il tortuoso e insicuro asse stradale alternativo;
- L’ulteriore e più gravoso carico di spesa per i trasportatori, nel caso di limitazione della percorribilità del predetto tratto stradale di “shunt”, costretti a portarsi verso il Tirreno, e viceversa, da questi verso l’Adriatico con un aggravio di ulteriori 60-70 Km a viaggio, utilizzando la F.V. Trigno (nei periodi estivi già sovraccarica);
- La negativa incidenza sociale e finanziaria dovuta al maggior costo dell’utenza locale, costretta a percorrere l’arteria ex SS652 districandosi tra autotreni e mezzi pesanti (stimati in circa 600 al giorno) e tra buche e deformazioni stradali.
"La Fondo Valle Sangro – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto – ha la capacità, storicamente dimostrata, di dirottare da e verso l’Adriatico le materie prime, i semilavorati, gli elementi assemblati, i prodotti finiti di interesse delle fabbriche allocate in uno tra i più importanti nuclei industriali dell’Abruzzo e del Centro Sud. Per cui l’interesse di tali unità produttive ad ottimizzare i trasporti, riducendone i costi, velocizzando i percorsi, riducendo le distanze, è importantissimo e prevalente sotto il profilo organizzativo aziendale.
Neppure è da trascurare il fenomeno di degrado sociale a danno delle popolazioni locali, costrette a subire una viabilità insicura ed un gravame di inquinamento stradale e acustico, che crea deterrente ambientale e turistico. Tutti elementi negativi, insomma, contrari alla valorizzazione socio-economica del territorio del medio-Sangro, ubicato a cavallo tra le Province di Isernia, de L’Aquila e di Chieti.
È, dunque, di assoluta importanza risolvere la problematica legata alla realizzazione del lotto mancante della Fondovalle Sangro, tra Quadri e Sant’Angelo Del Pesco; bisogna ridurre la distanza tra la necessità di realizzare l’intervento e l’attuale, sistematica carenza finanziaria, mediante l’istituzione di una attività partenariale per il livello progettuale e per le fasi di sviluppo successive che includano la vasta platea istituzionale (Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, Unioni di Comuni, Organismi di Patto, Nucleo Industriale) interessata all’argomento.
È proponibile – ha concluso Mazzuto – la costituzione di uno staff integrato, misto pubblico-privato, coordinato dall’Anas, per elaborare un progetto adeguato sotto i profili ambientale, strutturale e finanziario".
Nessun commento:
Posta un commento