Con riferimento agli articoli, pubblicati dai locali organi di informazione, relativi al presunto “licenziamento” di tre collaboratrici dell’agenzia si ritiene di dover fare chiarezza riguardo le scelte operate dall’agenzia.
Il “licenziamento” è l'atto con il quale il datore di lavoro recede unilateralmente da un contratto di lavoro in essere con un suo lavoratore dipendente, si sottolinea come invece, nel caso di specie, si tratti semplicemente di scadenze di contratti di collaborazione a progetto.
Su sollecitazione della stessa Amministrazione Provinciale di Isernia, è stato rappresentata la necessità, entro breve tempo, di porre in essere un apposito piano di rientro delle spese del proprio personale a progetto, al fine del rispetto dei parametri, previsti dalla vigente normativa, relativi alle spese del personale. Questo ha reso obbligatorio procedere, in tempi brevi, alla redazione di un piano di rientro delle spese del personale, presentato e approvato in Consiglio di Amministrazione.
In esso si è preso atto delle evidenti difficoltà di bilancio dell’Ente Provincia, soggetto controllante, che ha visto ulteriormente tagliate le risorse provenienti dai trasferimenti statali, si sono analizzati i singoli progetti attivi che, nel corso degli anni, l’agenzia ha portato avanti, usufruendo di stanziamenti da parte della stessa provincia, nonché di finanziamenti regionali.
L’agenzia ha posto in essere misure di riorganizzazione finalizzate ad un taglio del costo del personale a progetto pari al 25% dello stesso, garantendo comunque i servizi minimi ed obbligatori, nel senso che si è deciso di proseguire i progetti per i quali esistono obbligazioni giuridicamente vincolanti, ovvero scaturenti da contratti in essere ed a fronte dei quali ci sono finanziamenti riconosciuti. Questo ovviamente a garanzia anche dell’equilibrio di bilancio dell’agenzia.
Sono stati tagliati i costi relativi a due progetti. Nella considerazione della evidente riduzione delle competenze istituzionali attribuite alla Provincia (soggetto controllante), riduzione attuata dalla recente riforma Delrio, che trasforma la Provincia in Ente intermedio, lasciando ad essa esclusivamente alcune funzioni, con l’esclusione del turismo, è stato tagliato il costo totale (con relativo non proroga dei contratti di collaborazione in scadenza) riferito alla Sinergia con il Presidio Turistico Provinciale, progetto che era finalizzato a collaborare su azioni comuni, nell’ambito del Distretto Terre Pentre, ma che, negli ultimi due anni, a giudizio dell’Agenzia, ha avuto, tra l’altro, scarsa efficacia, in termini di progetti e finanziamenti attivati in comune.
È stato, inoltre tagliato parzialmente il costo relativo al Progetto Fattorie Didattiche. L’iniziativa giudicata di notevole valenza socio-economica non è auto-sostenibile poiché il costo del personale e gli ulteriori costi variabili non trovano copertura in alcuna forma di contribuzione né a carico delle aziende della rete, né a carico delle scuole. La Provincia, che in passato ha sostenuto economicamente la rete, negli ultimi anni non ha potuto stanziare risorse specifiche per tale iniziativa. Si è proceduto quindi a salvaguardare i servizi minimi forniti al territorio, ovvero il “supporto alle scuole nelle visite in fattoria da parte delle scolaresche”.
Si tratta di un servizio importante svolto da anni che ha sempre avuto valutazioni positive da parte del corpo insegnanti. La scelta del contratto da interrompere è stata dettata da valutazioni relative al mantenimento dei profili professionali più alti sia sotto l’aspetto formativo (laurea in scienza dell’educazione e titolo di “animatore di fattorie”) sia sotto quello della qualità delle attività svolte nel raggiungimento degli obiettivi progettuali.
Si è trattato di un’operazione dovuta di riorganizzazione aziendale che costituisce una risposta importante alle criticità sollevate dalla stessa Provincia. Una misura che va verso il rispetto appunto dei parametri, previsti dalla vigente normativa, relativi alle spese del personale, ma che nello stesso tempo salvaguardia l’efficacia e l’efficienza delle attività svolte dall’agenzia, tutelandone il ruolo e il know how maturato in questi anni.
Su sollecitazione della stessa Amministrazione Provinciale di Isernia, è stato rappresentata la necessità, entro breve tempo, di porre in essere un apposito piano di rientro delle spese del proprio personale a progetto, al fine del rispetto dei parametri, previsti dalla vigente normativa, relativi alle spese del personale. Questo ha reso obbligatorio procedere, in tempi brevi, alla redazione di un piano di rientro delle spese del personale, presentato e approvato in Consiglio di Amministrazione.
In esso si è preso atto delle evidenti difficoltà di bilancio dell’Ente Provincia, soggetto controllante, che ha visto ulteriormente tagliate le risorse provenienti dai trasferimenti statali, si sono analizzati i singoli progetti attivi che, nel corso degli anni, l’agenzia ha portato avanti, usufruendo di stanziamenti da parte della stessa provincia, nonché di finanziamenti regionali.
L’agenzia ha posto in essere misure di riorganizzazione finalizzate ad un taglio del costo del personale a progetto pari al 25% dello stesso, garantendo comunque i servizi minimi ed obbligatori, nel senso che si è deciso di proseguire i progetti per i quali esistono obbligazioni giuridicamente vincolanti, ovvero scaturenti da contratti in essere ed a fronte dei quali ci sono finanziamenti riconosciuti. Questo ovviamente a garanzia anche dell’equilibrio di bilancio dell’agenzia.
Sono stati tagliati i costi relativi a due progetti. Nella considerazione della evidente riduzione delle competenze istituzionali attribuite alla Provincia (soggetto controllante), riduzione attuata dalla recente riforma Delrio, che trasforma la Provincia in Ente intermedio, lasciando ad essa esclusivamente alcune funzioni, con l’esclusione del turismo, è stato tagliato il costo totale (con relativo non proroga dei contratti di collaborazione in scadenza) riferito alla Sinergia con il Presidio Turistico Provinciale, progetto che era finalizzato a collaborare su azioni comuni, nell’ambito del Distretto Terre Pentre, ma che, negli ultimi due anni, a giudizio dell’Agenzia, ha avuto, tra l’altro, scarsa efficacia, in termini di progetti e finanziamenti attivati in comune.
È stato, inoltre tagliato parzialmente il costo relativo al Progetto Fattorie Didattiche. L’iniziativa giudicata di notevole valenza socio-economica non è auto-sostenibile poiché il costo del personale e gli ulteriori costi variabili non trovano copertura in alcuna forma di contribuzione né a carico delle aziende della rete, né a carico delle scuole. La Provincia, che in passato ha sostenuto economicamente la rete, negli ultimi anni non ha potuto stanziare risorse specifiche per tale iniziativa. Si è proceduto quindi a salvaguardare i servizi minimi forniti al territorio, ovvero il “supporto alle scuole nelle visite in fattoria da parte delle scolaresche”.
Si tratta di un servizio importante svolto da anni che ha sempre avuto valutazioni positive da parte del corpo insegnanti. La scelta del contratto da interrompere è stata dettata da valutazioni relative al mantenimento dei profili professionali più alti sia sotto l’aspetto formativo (laurea in scienza dell’educazione e titolo di “animatore di fattorie”) sia sotto quello della qualità delle attività svolte nel raggiungimento degli obiettivi progettuali.
Si è trattato di un’operazione dovuta di riorganizzazione aziendale che costituisce una risposta importante alle criticità sollevate dalla stessa Provincia. Una misura che va verso il rispetto appunto dei parametri, previsti dalla vigente normativa, relativi alle spese del personale, ma che nello stesso tempo salvaguardia l’efficacia e l’efficienza delle attività svolte dall’agenzia, tutelandone il ruolo e il know how maturato in questi anni.
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