Da tempo Confcommercio denuncia come la contribuzione INPS per l’indennità di malattia versata dalle imprese del terziario produca un avanzo strutturale di oltre un miliardo e mezzo di euro l’anno, che finisce in solidarietà impropria, producendo un più alto costo del lavoro per le imprese stesse.
E quanto riportato da alcuni organi di stampa, relativamente alla nota di assestamento del bilancio INPS, ricalca una situazione analoga che rischia di estendersi e amplificarsi su tutto l'Istituto, se non affrontato in maniera adeguata e tempestiva: questo il commento di Confcommercio alle notizie odierne sul bilancio Inps.
Già nell’audizione dello scorso 13 giugno sulla governance degli enti previdenziali ed assistenziali – prosegue la nota – Rete Imprese Italia aveva espresso forte preoccupazione per le conseguenze del disavanzo economico dell’INPDAP sulla situazione patrimoniale dell’INPS, con il rischio di uno spostamento sulle imprese di nuovi e insopportabili oneri derivanti da situazioni pregresse che nulla hanno a che vedere con il mercato del lavoro privato.
E’, dunque, sempre più urgente non solo predisporre sistemi di contabilità analitica, ma anche attuare una netta separazione delle gestioni ex INPDAP con l’obiettivo di porre gli interventi necessari a carico di quegli stessi ambiti che incidono negativamente sul patrimonio dell’Ente. Siamo certi che nessun Governo possa immaginare soluzioni diverse che avrebbero ricadute gravissime sul mercato del lavoro e sulle pensioni.
Già nell’audizione dello scorso 13 giugno sulla governance degli enti previdenziali ed assistenziali – prosegue la nota – Rete Imprese Italia aveva espresso forte preoccupazione per le conseguenze del disavanzo economico dell’INPDAP sulla situazione patrimoniale dell’INPS, con il rischio di uno spostamento sulle imprese di nuovi e insopportabili oneri derivanti da situazioni pregresse che nulla hanno a che vedere con il mercato del lavoro privato.
E’, dunque, sempre più urgente non solo predisporre sistemi di contabilità analitica, ma anche attuare una netta separazione delle gestioni ex INPDAP con l’obiettivo di porre gli interventi necessari a carico di quegli stessi ambiti che incidono negativamente sul patrimonio dell’Ente. Siamo certi che nessun Governo possa immaginare soluzioni diverse che avrebbero ricadute gravissime sul mercato del lavoro e sulle pensioni.
Nessun commento:
Posta un commento