martedì 2 ottobre 2012

Province, 17 ricorsi frenano il riordino. Abolendole risparmieremmo subito 4,5 miliardi

"I partiti evitino l'ennesimo pasticcio". L’iter di riordino delle province è già in affanno, messo in discussione da un fronte contenzioso aperto da 17 amministrazioni locali, tra province e regioni. 





Per evitare l'ennesimo pasticcio meglio sarebbe, come Confesercenti suggerisce ormai da anni, procedere a un’abolizione in toto delle province, il cui disavanzo di circa 500 milioni di euro corrisponde al 12% del disavanzo complessivo delle amministrazioni locali.

Facendo salvi i livelli occupazionali e ridistribuendo personale e funzioni svolte tra comuni e Regioni, l’abolizione delle province porterebbe a un risparmio di spesa immediato stimabile in 4,5 miliardi, concentrato nel taglio degli stipendi dei 3.853 politici, che ci costano 434 milioni di euro (in media 115mila euro ciascuno), nel comparto dei consumi intermedi e, indirettamente, nei drastici tagli ai 1.045 organismi partecipati dalle province.

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