Aumenti dei prezzi del 5% sui prodotti di largo consumo alla riapertura delle attività. Solo per alimentari +550 euro a famiglia su base annua. Appello al Governo: Ridurre subito le tasse sui carburanti.
Un ritorno dalle ferie amaro quello con cui si stanno scontrando in queste ore i consumatori italiani. Una raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori si sta infatti abbattendo sulle tasche degli italiani. "In base alle nostre stime - spiega il Presidente Carlo Rienzi - la riapertura dei negozi e delle attivita' commerciali è accompagnato da un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5% sui prodotti di largo consumo, con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari".
Ed è proprio la benzina a finire sul banco degli imputati. "L'abnorme aumento dei listini dei carburanti e le sconsiderate accise che gravano su benzina e gasolio, stanno comportando un incremento dei costi che viene scaricato sui consumatori finali - aggiunge Rienzi - Le famiglie italiane dovranno quindi fare i conti in questi giorni con prezzi maggiorati mediamente del 5%, con punte del +10%, e reagiranno con una forte riduzione dei consumi, che di questo passo proseguirà fino a fine anno, costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti".
Il Codacons ricorda a tal fine lo sciopero della spesa, protesta simbolica contro il carovita organizzata dall'associazione per il prossimo 19 settembre, e chiede a gran voce al governo di intervenire sul fronte della tassazione, riducendo il peso fiscale sui carburanti, che risulta il piu' elevato al mondo.
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