Il rapporto ci consegna la fotografia di un mercato del lavoro che, nella sua evoluzione, risulta completamente mutato nella partecipazione, come nel caso della componente femminile e dei lavoratori immigrati.
Ma il dato che desta preoccupazione è l’aumento della disoccupazione giovanile che si accompagna alla riduzione della componente del lavoro autonomo, soprattutto nelle piccole e piccolissime imprese, ovvero quella parte del tessuto produttivo e imprenditoriale che tanto ha contribuito alla ricchezza e alla crescita del Paese. Occorre, tuttavia, ricordare che proprio queste imprese, oggi messe a dura prova da una situazione nuova, sono quelle che negli ultimi anni hanno mantenuto l’occupazione, in alcuni casi creando anche nuovi posti di lavoro, come le imprese dei servizi di mercato che, tra il 2000 e il 2010, hanno generato quasi 900mila posti di lavoro, oltre il 70% della crescita occupazionale del terziario nel complesso.
A fronte di tutto ciò, dunque, non sono più rinviabili misure urgenti per contrastare la recessione e sostenere la crescita, a cominciare dalla riduzione della pressione fiscale e contributiva su famiglie e imprese: questo il commento di Confcommercio ai dati che emergono dal rapporto Cnel sul mercato del lavoro presentato oggi.
A fronte di tutto ciò, dunque, non sono più rinviabili misure urgenti per contrastare la recessione e sostenere la crescita, a cominciare dalla riduzione della pressione fiscale e contributiva su famiglie e imprese: questo il commento di Confcommercio ai dati che emergono dal rapporto Cnel sul mercato del lavoro presentato oggi.
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