venerdì 10 agosto 2012

Inflazione: Associazioni consumatori, quest'anno stangata da 990 euro a famiglia

''Continuiamo a ritenere gravissimo il livello raggiunto dal tasso di inflazione, che si conferma al +3,1%. Tale crescita dei prezzi si traduce in una ricadute di oltre +990 euro annui per ogni famiglia. 






Stangata che si somma a quella proveniente dall'aumento della tassazione che ammonterà a +1.214 euro (comprendendo anche le ricadute indirette dell'aumento delle accise e della reintroduzione dell'Imu). Il totale a carico di ogni famiglia sarà quindi pari a ben +2.204 euro nel 2012''. E' quanto si legge in una nota di Adusbef e Federconsumatori, che sottolinea che si tratta di ''un colpo durissimo al potere di acquisto delle famiglie, già fortemente compromesso dal 2008 a questa parte, con una caduta, secondo i dati di Bankitalia e dell'Osservatorio nazionale Federconsumatori, di ben il -11,8%''.

Le associazioni dei consumatori ribadiscono che stiamo assistendo ad ''un andamento drammatico che, anche quest'anno, continua ad incidere in maniera estremamente pesante sui consumi e ad intaccare fortemente le abitudini degli italiani. Basta guardare ad alcuni dati per rendersene conto: la stagione dei saldi con 8% in meno; i consumi in netta contrazione che hanno intaccato persino il settore alimentare; per non parlare del turismo nel quale si conferma che solo 1 italiano su 3 potrà permettersi quest'anno di andare in vacanza. Ultimo dato estremamente significativo per rendere il quadro della situazione e' quello del credito al consumo: il nostro Osservatorio prevede nel 2012 una contrazione delle consistenze di ben il -5%, segno che le famiglie tendono anche a non comprare più a rate''.

Tutti questi dati, prosegue la nota, ''conducono chiaramente a due conclusioni: la prima che a fronte dal calo della capacità di acquisto e dei consumi, non vi è alcuna giustificazione per la crescita così marcata di prezzi e tariffe, e per questo è urgente intervenire avviando seri controlli e disponendo un vero e proprio blocco. In secondo luogo, per una vera ripresa economica non si può continuare a pensare unicamente al riequilibrio dei bilanci: è ora di occuparsi del rilancio del potere di acquisto e della ripresa degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca.

Risparmiare a spese della ricerca, operando tagli a tutto spiano, è quanto di più miope e controproducente si possa fare per la cultura e l'economia del nostro Paese, specialmente in un momento come questo, in cui l'Italia ha raggiunto un livello di eccellenza vantabile a livello mondiale''. "Se il Governo non si decide a mettere in agenda determinati provvedimenti in questo senso, l'uscita dalla crisi si farà sempre più lontana ed improbabile" concludono i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti e Elio Lannutti.



daAsca.it

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