domenica 29 luglio 2012

Inquinamento elettromagnetico. Esemplare mobilitazione a Colletorto

Santa Croce in piazza per i terremotati emiliani. Colletorto difende salute ed ambiente. Due esemplari mobilitazioni di un Molise solidale e reattivo.










La piazza di Santa Croce di Magliano si è illuminata a festa con una miriade di iniziative solidali promosse unitariamente da tutte le associazioni locali in favore delle popolazioni terremotate emiliane. Ciascuno ha contribuito alla riuscita dell'evento, approntando i tavoli, vendondo libri, cucinando, allestendo il palco, suonando gratuitamente o semplicemente sensibilizzando i cittadini verso un progetto di aiuto per  costruire una scuola in provincia di Modena.

E mentre sul maxi-schermo scorrevano le immagini del 2002 con Santa Croce ferita dal sisma e le famiglie sotto le tende assistite dai volontari emiliani, mi è parso naturale, intervendo, indicare quella piazza come esempio virtuoso di un Molise generoso, che non dimentica il bene ricevuto. D'altrondo le radici culturali di una comunità che vide sorgere la prima Camera del Lavoro della regione nel 1908 riemergono quando meno te lo aspetti e ci confermano che il futuro è figlio del passato, ed il domani sarà lo specchio dell'impegno di oggi. Per questo saluto con soddisfazione le notizie positive che giungono da Colletorto, perchè mostrano che insieme si può resistere e vincere, sconfiggendo rassegnazione e indifferenza.

Ed è bello prendere atto come dei semplici cittadini costituitisi in Comitato Civico abbiano saputo promuovere petizioni popolari, assemblee pubbliche, confronti istituzionali e impugnative a tutela della propria salute e dell'ambiente. Non entro nel merito tecnico di una vicenda inerente il rischio di inquinamento elettromagnetico che ho seguito costantemente negli ultimi due anni, e mi limito a evidenziare il rileivo del messaggio che ne consegue.

< " Non è vero che le decisioni assunte da grandi imprese e avallate dalle istituzioni non possano essere modificate dalla mobilitazione popolare">. E' stato dimostrato dai giovani agricoltori di S. Giuliano di Puglia che hanno difeso la terra, il tratturo e la chiesa di S.Elena. Ed è stato confermato dalla vitalità solidale dell'associazionismo di Santa Croce, ponendo i tre centri del Fortore alla testa di un cambiamento culturale che archivia la delega in bianco nei confronti di chicchessia e valorizza la partecipazione diretta dei cittadini ed il loro protagonismo. 

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