martedì 17 luglio 2012

I legali di Iorio non avevano chance e al centro-sinistra: Percorso già segnato

Il segnale di Iorio, che da una parte chiede al centro-sinistra di ritirare il ricorso e, dall’altra, invita ad aprire un dibattito complessivo, davvero non ci pare credibile.









Rispetto alla rinuncia da parte del centro-destra della richiesta di sospensiva della sentenza con la quale lo scorso maggio il Tar Molise ha annullato le elezioni regionali  2011, credo occorra sfatare qualche mito.

È infatti questa una bella favola da raccontare, ma la verità è che tale rinuncia rappresenta il prezzo altissimo che Iorio ha dovuto pagare di fronte ad evidenti debolezze negli atti del centro-destra. Se ci fosse stata, la minima possibilità di ottenere la sospensiva, i legali di Iorio, che dei ricorsi hanno fatto uno stile di vita, sarebbero certamente andati avanti.

Lo scenario che ci appare oggi è molto chiaro rispetto all’esecutività della sentenza e, pur sapendo che il 16 ottobre si andrà a discutere nel merito, possiamo dire che le due cose viaggiano ormai su binari paralleli.

Rispetto all’obbligo di stabilire la data delle elezioni, crediamo nel buon senso del governo che, da una parte, dovrà avviare le procedure di legge entro il 27 luglio, dall’altra, dovrà valutare l’opportunità di individuare una data che permetta un regolare svolgimento della campagna elettorale.

Detto questo, ci preme ribadire la necessità e l’urgenza di uscire dall’attuale incertezza amministrativa. In un momento di grande difficoltà e di fronte alla scure che ogni giorno si abbatte sull’economia molisana, il bisogno di ristabilire una solidità dell’azione di governo regionale diventa sempre più pressante.

Il segnale di Iorio, che da una parte chiede al centro-sinistra di ritirare il ricorso e, dall’altra, invita ad aprire un dibattito complessivo, davvero non ci pare credibile.
Proprio lui che ha portato avanti una politica  dove il merito, la competenza, la trasparenza e l’efficacia non hanno mai trovato casa viene a parlarci di questo? Sarebbe stato più onesto ed elegante, da parte sua, finirla qui, fare un passo indietro e permettere di tornare subito alle urne per riconsegnare un governo solido a questa regione.

Nell’area progressista abbiamo invece, oggi più che mai, una classe dirigente giovane e in grado di far davvero cambiare marcia al Molise. Continuiamo a  pensare che non si possa fare di tutta l’erba un fascio:  esiste una politica buona e costruttiva ma anche una politica cattiva ed egoista, lo stesso si dica per la società civile.

Per uscire dall’empasse il Molise ha bisogno di una buona politica e di una buona società civile.

L’Italia dei Valori è convinta che la strada intrapresa sia quella giusta e auspica la più ampia  partecipazione ad progetto complessivo. Nel rispetto delle posizioni di chi rende vivace e costruttivo il dibattito, resta però convinta che l’unità si costruisca su soggetti e programmi.

Paolo Frattura ha ampiamente dimostrato, in questi mesi, di avere le carte in regola per tirare fuori il Molise dalle secche e se è vero, come è vero, che esiste una grande convergenza su molte battaglie politiche, credo che  le soluzioni condivise siano facilmente raggiungibili.

Attorno all’area progressista esiste un forte consenso e una forte condivisione, anche da parte della società civile. Il percorso è già segnato quindi. Occorre ora proseguire nella stessa direzione. Noi metteremo tutto l’impegno possibile per la completa condivisione di questo progetto anche se, sia chiaro, non tireremo nessuno per la giacchetta.

La condivisione del percorso dovrà essere, infatti, dettata da una ferma convinzione. Soltanto attraverso questo passaggio ogni attore, potrà rappresentare un valore aggiunto e un punto di forza per l’intera coalizione.

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