giovedì 31 maggio 2012

Scarabeo: Si all'unità della coalizione di centro-sinistra, ma senza particolari imposizioni

Chiacchierando di politica con diversi amici, spesso, il discorso finisce col rimarcare il fatto che nonostante i miei duemilaquattrocento voti, sono fuori dal Consiglio regionale del Molise. Rispondo: da fastidio, certo, ma continuo a fare politica perché credo che sia giusto impegnarsi per la propria gente, per la propria terra anche senza una carica elettiva, visto che, grazie a certe storture della legge elettorale, questo lembo di territorio, a livello regionale, non è rappresentato da nessuno della coalizione di centro-sinistra. 





Oggi, però, dopo che l'esito della sentenza del TAR Molise sancisce l'annullamento delle scorse elezioni regionali, ripenso al fattivo contributo che la mia affermazione personale ha dato alla coalizione e l'impegno diventa ancora più coinvolgente. Discorso chiuso? Macché! La domanda frequente è: e se si tornerà al voto, cosa accadrà? Per la coalizione di centro-sinistra, le cose resteranno così come erano al 20 settembre 2011 o potrebbero cambiare? Perché, mi chiedo, questa domanda? Il centro-sinistra si è mostrato coeso ha scelto un candidato Presidente capace che ha dimostrato di saper recuperare un profondo gap in termini di voti, scelto democraticamente con le primarie... La convinzione che le bocce siano rimaste ferme al 20 settembre 2011, in molti, però, non c'è! Lo dimostra il pensiero che pervade tanti interlocutori, nonché elettori, che l'unità dimostrata fin qui dal centro-sinistra, sia soltanto apparente, un matrimonio tra separati in casa.

A Isernia, per esempio, dicono a supporto di questa tesi, non ha vinto la politica, ma la gente, scegliendo di cambiare, attraverso un voto che sa molto di protesta. Forse manca il tempo materiale per riorganizzare seriamente le cose, ma, forse, manca proprio la volontà vera di affrontare la situazione in tutte le sue sfaccettature. Insomma se il centro-destra, riesce ancora a pendere dalla volontà di Michele Iorio, giusta o sbagliata che sia, per il centro-sinistra, chi è (o sarà) il vero leader ? Un'altra domanda complicata, non v'è dubbio! Perché in essa è nascosta un'insidia, dicono: si Paolo Frattura potrà essere il Governatore di questa Regione, ma sarà anche il trascinatore della politica capace di porsi come alternativa a quella che, ancora oggi, stenta a farsi da parte? Secondo costoro, i dubbi ci sono, perché sono convinti che molto abbia giocato il ruolo dei vari rappresentanti politici sul territorio di riferimento per sfiorare la vittoria alle scorse regionali. Insomma, Frattura ha fatto la propria parte, meno i Partiti, moltissimo gli uomini, ovvero i candidati con i propri voti.

Ma se non c'è un vero leader, capace di tenere unita la coalizione, il coordinamento dell'azione politica non può esistere, e senza una rete di attivisti capace di catalizzare il voto, fidelizzarlo verso il centro-sinistra, basta poco per far precipitare la situazione. Siamo pratici, dicono ancora, la matematica non può essere ignorata! Rispondo: noi abbiamo sempre posto riguardo ed attenzione alle esigenze della gente, al territorio in cui viviamo che deve essere al centro dell'azione politica e quindi del programma elettorale che in caso di nuove elezioni si dovrà portare avanti. Si! Ribattono ma per farlo occorre che la politica sia presente e sempre più vicina alle problematiche quotidiane dei cittadini, nel caso specifico che il centro-sinistra continui a rappresentare, non soltanto ideologicamente, ma anche numericamente, l'alternativa a Michele Iorio e alla sua infausta politica... Massimilià, sai bene che quest'area ha dato tanto e può continuare a farlo, ma in molti questo se lo sono dimenticato! Va bene l'unità della coalizione, ma...senza imposizione alcuna.

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