Un piccolo reportage fotografico, su quello che rimane delle terme di Agrippa a Pozzilli. Mutuando da Molise network e dal collega Tonino Atella la descrizione precisa e puntuale di questo luogo ameno e abbandonato a se stesso, dopo aver speso negli anni 70, diversi milioni di lire per realizzare
strutture ricettive mai ultimate.
U
di Tonino Atella
Occupiamoci in questa
circostanza di un imperdonabile, grossissimo scandalo in atto e in danno di
economia, occupazione, turismo ed immagine del Molise ! Ci riferiamo alla
“Solfurea” di Pozzilli, località storica e tradizionale sotto l’aspetto
paesaggistico, fluviale e termale del
Comune di Pozzilli, ma anche dell’intero mandamento Venafrano e di riflesso
dell’estremo Molise occidentale, sino a qualche decennio addietro meta fissa ed
irrinunciabile di appassionati di terme ed acque solfuree naturali, nonché di
rigeneranti bagni fluviali nelle fresche acque del Volturno, circondati da una
natura incontaminata, accogliente e bellissima. Ebbene tutto questo oggi non
esiste più, cancellato dalla mano colpevole dell’uomo e dalla sua imperdonabile
tendenza ad abbandonare le più attraenti bellezze della natura. Quelle che
Agrippa, antico patrizio della Roma dei Cesari, ribattezzò “Le Terme di
Agrippa” dal proprio nome, facendone un luogo di riposo, di attrazione e di
salute per l’alta società romana dell’antichità esaltandone acqua solfurea, le
sue qualità terapeutiche e il gradevole abbraccio della natura, e che i
molisani del primo ‘900 a loro volta avevano valorizzato, rendendola località
ambitissima nel periodo estivo per le acque del Volturno e soprattutto per
quelle solfuree, ottime per bagni terapeutici e rigeneranti, ma anche per berne
a fini benefici. Tale “Solfurea” di Pozzilli è oggi il più avvilente festival
dell’abbandono, dell’incuria e della distruzione! Sbarre e lucchetti di ferro
ne chiudono l’accesso, mentre vegetazione ed erbe altissime e fittissime
ricoprono ogni cosa, impedendo addirittura la deambulazione. Né è facile
raggiungere ciò che resta delle sorgenti solfuree e delle stesse rive del
Volturno. Un avvilimento unico, che mortifica oltre misura. Piscine e servizi
termali distrutti, struttura alberghiera idem, stesso discorso per complessi
annessi, mentre nelle antiche e storiche vasche naturali di acqua solfurea ne
affiora una quantità minima, praticamente impossibile da raggiungere e quindi
da fruire ! Si è stati capaci cioè nel giro di 10/20 anni di distruggere tutto
quanto la natura aveva regalato e messo a disposizione del Molise e dei
molisani ! Cosa resta oggi delle storiche “Terme di Arippa” ? Cosa è ancora
recuperabile della “Solfurea” di Pozzilli ? La risposta alla prima domanda :
praticamente niente, distrutto ed abbandonato dall’uomo nel corso dei tempi !
Circa l’auspicabile recupero della “Solfurea” di Pozzilli praticamente tutti se
lo augurano a fini economici, occupazionali, turistici e d’immagine dell’intero
Molise. E ci piace chiudere con tale auspicio di massa, sperando di portare
bene e fortuna alle antiche terme di epoca romana presenti nell’estremo Molise
occidentale, perché tornino ad accogliere persone ed interessi.
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