martedì 16 settembre 2014

Molise economia. Rilancio industriale e commerciale, nonostante la sfiducia generale, c'è chi ancora crede nel futuro in questa regione



E’ una scommessa ardua quella del rilancio dell’economia nel Molise, penalizzata dalle chiusure fallimentari delle grosse holding del tessile e del comparto avicolo. Allo sconforto generale che attanaglia la stragrande maggioranza dei cittadini, sfiduciati dalle istituzioni, dalla politica e dalla crisi, si contrappone una voglia di non arrendersi di alcuni politici che si fanno in quattro pur di reggere quel che è rimasto dell’economia e puntare sul futuro.

 
Il comparto tessile molisano, legato per l’80% alla ex Ittierre di Pettoranello di Molise, fallita dopo gestioni deprecabili e malsane, sta catalizzando attenzioni importanti. Il Patron di Oti (Officine Tessili Italiane) Rosati, potrebbe iniziare la produzione e rilanciare il polo tessile di Pettoranello in un breve lasso di tempo. Partendo dalle circa 40 assunzioni con tre marchi, potrebbe intensificare la produzione nel giro di un anno. Stesso interesse palesato dal Brand Missardi, legato ai fratelli Calugi che nel Molise, sempre a Pettoranello, pare siano più che intenzionati ad iniziare una produzione di abbigliamento d’elite.

Il pollo più costoso al mondo, come rilevava una nota emittente nazionale in un reportage, quello di Boiano targato Gam, potrebbe essere rilanciato azzerando i costi e ripresentando un piano industriale credibile ed economicamente sostenibile. L’attività amministrativa, dell’Assessorato alle attività Produttive regionale, sta iniziando a dare i suoi frutti, dopo decenni di sostegni a “prenditori” speculatori e succhia sangue di contributi a fondo perso è giunto il momento di ricondurre tutto alla normalità. C’è ancora chi crede nelle capacità lavorative e nelle specificità tecniche di maestranze qualificate, per poter rilanciare comparti d’eccellenza. Certamente nel Molise, la produzione tessile Dolce e Gabbana ha permesso lo sviluppo e la crescita esponenziale del noto brand internazionale, per quale motivo altre aziende non dovrebbero puntare sullo stesso successo?

E’ quello che è vendibile e credibile nel nostro Molise, è proprio la straordinaria capacità della sua gente che negli anni ha avuto modo di esprimere il massimo in aziende di fama mondiale. In una regione che nonostante gli sforzi governativi per distruggerla, renderla un lembo di terra malsano e invivibile, senza servizi, senza tribunali, con una tratta ferrata da Africa centrale, vi è la caparbietà insita in molti di continuare a provarci, a cercare di difendere quello che di buono abbiamo, senza false illusioni, solo con la consapevolezza che non può finire così. Non possono essere buttati anni di sacrifici di esperienza, di centinaia di esperti lavoratori.

Qualche segnale positivo si intravvede a breve termine, nonostante tutto quello che generalmente di negativo si riscontra nella fiscalità, nell’insofferenza delle esose tasse che colpiscono l’imprenditoria e le famiglie; nonostante tutto il marciume ereditato dalla politica, oggi si accende una speranza per dire no all’emigrazione di massa, per arrestare l’emorragia di giovani e 50 enni verso altre mete.

Le misure adottate dalla regione Molise attraverso la Finanziaria regionale, danno possibilità di finanziamenti a tassi più che agevolati e in conto capitale, sono ancora tante le partite Iva che si aprono, nonostante le chiusure. Siamo forse ad una svolta? No, senza alcun dubbio, ma in tanti vogliono ancora crederci.


P.T.

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