L’indagine sulle professioni, promossa e finanziata dall’Isfol e condotta nel 2012/13 congiuntamente da Istat e Isfol, approfondisce la conoscenza sul mercato del lavoro, analizzando le caratteristiche e i requisiti richiesti per esercitare le unità professionali previste dall’attuale classificazione delle professioni (CP2011).
Dal 2008 al 2012 il numero di occupati è diminuito di oltre 500 mila unità. I più colpiti sono gli artigiani e gli operai specializzati, che perdono 555 mila occupati, mentre le professioni impegnate in attività elementari sia di produzione che di servizio aumentano di 358 mila unità. "Il grande gruppo", comprendente dirigenti e imprenditori, ha visto un calo di 449.000 unità (-42,6%), di cui quasi 100.000 nell'ultimo anno. La contrazione di questo gruppo professionale ha interessato quasi esclusivamente imprenditori e direttori di grandi e piccole imprese, con cali rispettivi di 54.000 e 40.000 unità. Lo studio rileva inoltre poca innovazione tecnologica nel sistema produttivo italiano: 1 professione su 4 sperimenta cambiamenti.
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