martedì 23 settembre 2014

Giudiziaria. Media nazionali a Campobasso per la prima udienza del processo sul "tesoro Angiolillo"

    L'avv. Pugliese Luigi Iosa 
che aprì l'inchiesta con una denuncia contro ignoti alla 
 Procura di Campobasso

  Maria Angiolillo (1926 -2009)


Giovedì 23 settembre, Campobasso si vedrà alla ribalta  nazionale per il processo sulla sparizione del “tesoro Angiolillo”. Il tribunale penale monocratico del capoluogo di regione, presieduto da Giovanni Falcione sarà teatro del dibattimento del processo del secolo. A sostenere la pubblica accusa, il pm Nicola d’Angelo che sostituisce il giudice Fabio Papa che aveva avviato e condotto l’inchiesta nel corso degli ultimi anni. Due gli imputati alla sbarra: il gemmologo svizzero Hervè Louis Fontaine e  Marco Oreste Bianchi Milella, uno dei figli della vedova del senatore Renato Angiolillo.   Maria Girani, vedova Angiolillo, è morta il  14 ottobre 2009. Da allora si è scatenata la "caccia al tesoro".

 
Il figlio di Maria Angiolillo, Marco Oreste Bianchi Milella, è indagato per appropriazione indebita aggravata, indiziato di aver sottratto parte del tesoro in gioielli, stimato oltre cento milioni di EURO, che fu in uso a sua madre. Per ora, sono stati ritrovati un paio di orecchini e una collana, ma gli inquirenti sospettano che altre gioie siano state vendute, come il pezzo più importante della collezione: un diamante rosa battuto all'asta a fine 2010 alla stratosferica cifra di 45 milioni di dollari, pari a 33 milioni di EURO. È l'ennesimo colpo di scena in una vicenda che coinvolge gli eredi del senatore Renato Angiolillo, fondatore ed editore del quotidiano Il Tempo, scomparso il il 16 agosto 1973. Vicenda che da 4 anni, oltre alla sparizione dei gioielli, ha visto impugnazione di testamenti per incapacità di intendere e di volere, accuse di bigamia, la comparsa di un figlio segreto. 

La lista delle 23 gioie sparite, monili ma anche parure, è in un certificato di assicurazione dell'Union des Assurances de Paris del 16 marzo 1973, nonché in una stima fatta dal celebre gioielliere statunitense Harry Winston a Ginevra in data 15 settembre 1970. Tra i pezzi più importanti, figura un anello con smeraldo da 20 carati, una coppia di orecchini con zaffiro da 60 carati di Van Cleef & Arpels, un collier di rubini cabochon della stessa maison, un anello con diamante da 44,65 carati di Harry Winston e un paio di orecchini di smeraldo da 43,53 carati sempre di Winston. Tra gli altri venti pezzi “minori”, un anello con zaffiro da 40 carati. I gioielli appartenevano al senatore Renato Angiolillo, appassionato di pietre preziose al punto che il nipote Renato Angiolillo Jr. racconta che era solito giocherellare con una manciata di brillanti che teneva sempre nella tasca della giacca. Secondo il diritto di famiglia dell'epoca, non essendo menzionati in alcun testamento, i gioielli dovevano tornare agli eredi legittimi del senatore, ossia ai tre figli. Li tenne invece la vedova, Maria Girani sposata in seconde nozze e intanto diventata potente e celebrata signora dei salotti romani, che stando al legale degli Angiolillo ne rimandava sempre la restituzione.

Quando la signora mancò, il 14 ottobre 2009, il nipote del senatore, Renato Jr. Angiolillo, e lo zio paterno Amedeo Angiolillo, unico figlio in vita del senatore, sperarono di veder spuntare i gioielli da qualche cassaforte, ma niente. Partì una denuncia contro ignoti depositata dall'avvocato di Lucera Luigi Iosa alla Procura di Campobasso e, con questa, la caccia al tesoro che la mattina del 28 marzo 2012 portò gli agenti della gendarmeria monegasca e i carabinieri a bussare alla porta di un attico di Montecarlo vista mare, valore di mercato quattro milioni e mezzo di EURO, riconducibile a Bianchi Milella, il figlio che Maria Girani aveva avuto dal compagno milanese Elio Bianchi Milella prima di sposare Renato Angiolillo. Giovedì prossimo, potrebbero comparire personaggi famosi del panorama nazionale davanti al giudice di Campobasso tra cui Gianni Letta figura rilevante della politica italiana ed ex direttore del quotidiano Il Tempo fondato da Renato Angiolillo, Gianni Bulgari, erede dei gioiellieri più famosi al mondo, Alessandra Alecce moglie di Franco Carraro, ex sindaco di Roma, ex presidente del Coni ed ex Ministro, la principessa Maria Milagros del Drago e Sandra Cobden, la legale rappresentante dell’importante casa d’aste “Christie’s” di Londra.

La prima udienza dibattimentale vaglierà solo le eccezioni preliminari e le richieste istruttorie avanzate dalle parti processuali.

                                                                                                                P.T.

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