Premiare il merito degli insegnanti ed eliminare il precariato, con il superamento delle supplenze. Questi gli obiettivi-guida del “pacchetto scuola” che il premier Matteo Renzi si accinge a portare venerdì sul tavolo del Consiglio dei ministri. “Il 29 agosto sarà l’occasione per presentare la ‘visione’ del nostro Governo sui temi dell’ istruzione e in particolare della scuola, a cui seguirà poi un provvedimento che è in costruzione da mesi” ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.
Il ministro ha assicurato che “il governo intende eliminare il precariato nella scuola” ed ha spiegato che le supplenze devono essere riconsiderate in quanto già dall’inizio dell’anno scolastico si conoscono alla perfezione quali e dove sono i posti da sostituire stabilmente: “ma c’è un meccanismo perverso che ci trasciniamo da decenni che non ci consente di lavorare se non con l’organico di diritto e quindi di riempirlo attraverso le graduatorie” – ha detto.
“I supplenti non saranno eliminati fisicamente – ha precisato con una battuta Giannini – e questo lo vedrete” nelle prossime settimane. Bisogna però “ragionare in termini di organico funzionale e non di organico di diritto. E’ l’uovo di Colombo che chi lavora nella scuola conosce da tempo, ma che nessun governo ha avuto il coraggio di affrontare direttamente perché significa prendere coscienza che le supplenze non fanno bene né a chi le fa né a chi le riceve”.
“I supplenti non saranno eliminati fisicamente – ha precisato con una battuta Giannini – e questo lo vedrete” nelle prossime settimane. Bisogna però “ragionare in termini di organico funzionale e non di organico di diritto. E’ l’uovo di Colombo che chi lavora nella scuola conosce da tempo, ma che nessun governo ha avuto il coraggio di affrontare direttamente perché significa prendere coscienza che le supplenze non fanno bene né a chi le fa né a chi le riceve”.
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