Evviva il turismo nel Molise. Con questo slogan immaginario,
si sono animate una moltitudine di persone attratte dai nostri castelli e dalle
bellezze montane e marittime della nostra piccolissima realtà regionale. Nel
ferragosto più freddo degli ultimi cento anni si è preferito spostarsi all’interno
per apprezzare la cultura e la storia dei nostri luoghi.
Civitacampomarano panoramica con il castello sullo sfondo
Le centinaia di persone che dalla Bifernina il 16 di agosto,
si sono avviati per “Civitacampomarano” (il nome del paese è lungo come la
strada impervia che conduce a questo splendido borgo medioevale), per ammirare
il castello Angioino che dista dalla statale una decina di km. e merita di essere apprezzato e commentato
dalla brava Cinthia Benvenuti, della Sovrintendenza ai beni culturali del
Molise, sempre disponibile ad accompagnare nel tour tra i segreti del maniero.
Cosa è accaduto il 16 agosto che ha gettato sconforto e
segnalazioni anche alla nostra redazione?
Ebbene, nonostante l’impegno dell’amministrazione comunale
del paese che ci tiene a fare bella figura e a promuovere il castello e le
peculiarità ad esso legato, nei giorni dove si preannunciano visite di numerosi
turisti, ecco che il castello è chiuso.
La Sovrintendenza, non si appura per quale motivo, ha deciso
di non aprire le porte ai turisti.
Immaginate la delusione e le imprecazioni di chi si è dovuto
sciroppare venti chilometri circa di curve e dossi, senza poter entrare nel
castrum e goderne le particolarità.
Non stiamo qui a chiederci di chi è la colpa e per quale
motivo, la Sovrintendenza ha deciso di non essere disponibile ad aprire i
battenti del castello.
Saremmo investiti da giustificazioni incontestabili, di
mancanza di personale, di denaro per pagare gli straordinari etc. etc. non è
questo che importa dopo il danno.
Avremmo il piacere, che le istituzioni tutte ai diversi
livelli, facessero un mea culpa e prima di riempirsi la bocca di sviluppo
turistico, provassero a ragionare all’unisono e ad evitare queste figuracce che
minano irrimediabilmente la credibilità, non solo dei minimi sforzi che si
fanno in direzione di un turismo che non esiste, ma soprattutto quella di
sindaci che credono nei loro paesi, continuamente ostacolati da pastoie burocratiche
di competenze, e da responsabili della Sovrintendenza (non molisani) che non
tengono conto, come in questo caso, del danno
che si perpetra all’attendibilità della nostra terra e dei suoi abitanti.
P.T.
1 commento:
Gent.le Direttore,
in merito all’articolo pubblicato, per onestà di “cronaca” mi sento in dovere di fare qualche precisazione. Pur non essendo presente in data 16 agosto, da notizie assunte, non mi risulta che siano giunti flussi importanti di turisti. Ad ogni buon fine, da tempo, sul sito MiBACT Molise sono pubblicate le date di apertura del castello con i relativi orari, sul sito del Comune si cerca di fare altrettanto. Il personale della Soprintendenza del Molise, di raccordo con il Soprintendente Arch. Carlo Birrozzi, si rende disponibile anche ad aperture straordinarie, basti ricordare quella del 13 agosto u.s. in occasione della XX Sagra dei cavatelli svoltasi in Piazza Municipio. In tale evento, grazie alla fruibilità del sito, centinaia di partecipanti hanno avuto l’occasione di visitare il Castello Angioino. Senz'altro le istituzioni con un maggior coordinamento, ed indirizzando mirate risorse economiche, potrebbero fare molto di più per incrementare la fruibilità dei siti. Mi auguro che, quanti non hanno avuto modo di visitare il castello, possano tornare nel borgo di Civitacampomarano per visitarne le bellezze. Nell’ottica di avere un sereno ed obiettivo dialogo sul tema, ringrazio per lo spazio dedicato a questa mia nota.
Il Sindaco di Civitacampomarano
Paolo Manuele
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