giovedì 10 luglio 2014

Prestito ipotecario vitalizio, Adusbef e Federconsumatori: Ennesimo regalo alle banche



Il prestito vitalizio ipotecario è una particolare tipologia di finanziamento senza rate destinato a persone fisiche con più di 65 anni di età con un titolo di proprietà su un'immobile residenziale.


La proposta elaborata dall'Abi del 'prestito ipotecario vitalizio', approvata oggi alla Camera, che consentirebbe di convertire parte del valore della proprietà immobiliare in contanti senza necessità di lasciare l'abitazione o a ripagare il capitale e gli interessi sul prestito fino alla scadenza del contratto, con interessi e  spese ricapitalizzati periodicamente sul finanziamento originario e rimborsati alla data di decesso del mutuatario, ha lo scopo di gettare nelle grinfie dei banchieri migliaia di anziani ed il sudato risparmio di intere generazioni, rendendo tossico-dipendenti del denaro facile apparentemente elargito gli stessi eredi, che difficilmente riusciranno ad estinguere i debiti bancari, liberare l'immobile dall'ipoteca, vendere l'immobile o lasciare che la banca mutuataria venda l'immobile per rimborsare il proprio credito.

Il  prestito ipotecario vitalizio, garantito da una proprietà immobiliare che consenta ai proprietari over 65 di convertire parte del valore dell'immobile in contanti per migliorare il tenore di vita, soddisfare esigenze di consumo o anche supportare con l'anticipo i figli nell'acquisto della casa senza perdere la proprietà dell'immobile, approvato oggi dal Parlamento è l’ennesimo tentativo di saccheggiare il sudato risparmio degli anziani, spogliando gli eredi con spese, interessi e provvigioni da parte di un sistema bancario avido e spregiudicato, tra i peggiori d’Europa.

Le banche italiane che praticano tassi di interessi più elevati di 139 punti base della media Ue sui mutui prima casa  e costi annui dei conti correnti pari a 371 euro l’anno, contro una media di 114 euro, non contente di saccheggiare i consumatori, le famiglie e le piccole e medie imprese sono – come spiega Zigmunt Bauman nel ‘mondo drogato della vita a credito’ alla ricerca di nuove terre vergini da esplorare: ”Vivere a credito dà dipendenza come poche altre droghe, e decenni di abbondante disponibilità di una droga non possono che portare a uno shock e a un trauma quando la disponibilità cessa. Oggi ci viene proposta una via d'uscita apparentemente semplice dallo shock che affligge sia i tossicodipendenti che gli spacciatori: riprendere (con auspicabile regolarità) la fornitura di droga”.   

Il prestito ipotecario vitalizio rappresenta l’ennesima fornitura di droga, che si aggiunge alle carte di debito ed al denaro dal nulla delle carte revolving, per rendere ancora più schiavi milioni di famiglie gettate nelle grinfie di banche e società finanziarie, con l’illusione di condizioni più felici con vite scandite da rate e ratei di interessi anatocistici che non si riusciranno mai a pagare, ipotecando così il futuro di intere generazioni, con il passato risparmiato ed investito nelle proprie abitazioni con duri sacrifici e costosi mutui, ‘quelle nuove terre vergini’ del patrimonio immobiliare privato costituito dalle case, pari a 4.837,8 miliardi di euro.

Adusbef e Federconsumatori continueranno a battersi contro proposte svantaggiose e pericolose per i consumatori, ancor più odiose perché in una fase di crisi acuta generata dall’avidità dei banchieri, colpiscono i bisogni dei giovani puntando sul  sudato risparmio degli anziani, che hanno l’unica finalità di continuare a sorreggere le indecenti e spericolate manovre delle banche.

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