Anche il personale del sistema camerale molisano ha partecipato ieri mattina alla manifestazione nazionale a Roma, indetta da FP-CGIL, CISL-FP e UIL-FPL che ha radunato lavoratrici e lavoratori di tutte le Camere di Commercio per protestare contro i tagli ai contributi camerali, prospettati dal Governo con l’articolo 28 del decreto legge 90 del 2014, relativo alla riforma della PA.
Il Presidente della Camera di Commercio di Campobasso, Paolo Spina, ha espresso la sua vicinanza e solidarietà a tutto il personale : “la manovra del Governo purtroppo non riforma, ma di fatto taglia i servizi, senza alcuna prospettiva di miglioramento, quando invece le stesse imprese, soprattutto le piccole e medie, li ritengono efficienti . Il sistema camerale ha dato prova di saper gestire in maniera efficace tutti i servizi erogati a favore delle imprese con una forte spinta alla informatizzazione e telematizzazione a partire dal Registro Imprese.
A fronte della possibile perdita di servizi importanti, il risparmio per gli imprenditori determinato dal dimezzamento o dall’eliminazione del diritto annuale sarebbe veramente modesto (attualmente il diritto annuale versato dalle imprese è mediamente pari a 100 euro). L’entità esigua della cifra dimostra che la misura non può essere considerata un intervento di sostegno al sistema produttivo, ma rischia di creare danni ingenti, sia in termini di aggravio della spesa pubblica che a livello occupazionale, senza generare nessun risultato positivo per l’economia nazionale e locale.
Imporre un taglio immediato di queste dimensioni alle Camere di Commercio mette a rischio la tenuta occupazionale del Sistema , dei dipendenti e delle professionalità che collaborano con il Sistema stesso.
Il Presidente
Paolo Spina
A fronte della possibile perdita di servizi importanti, il risparmio per gli imprenditori determinato dal dimezzamento o dall’eliminazione del diritto annuale sarebbe veramente modesto (attualmente il diritto annuale versato dalle imprese è mediamente pari a 100 euro). L’entità esigua della cifra dimostra che la misura non può essere considerata un intervento di sostegno al sistema produttivo, ma rischia di creare danni ingenti, sia in termini di aggravio della spesa pubblica che a livello occupazionale, senza generare nessun risultato positivo per l’economia nazionale e locale.
Imporre un taglio immediato di queste dimensioni alle Camere di Commercio mette a rischio la tenuta occupazionale del Sistema , dei dipendenti e delle professionalità che collaborano con il Sistema stesso.
Il Presidente
Paolo Spina
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