martedì 24 giugno 2014

9° Censimento industria e servizi, istituzioni e non profit. Molise: Una regione in trasformazione

Cresce a due cifre il non profit, cambia la Pubblica Amministrazione,
si ristruttura il sistema delle imprese per la crisi economica.  È quanto emerge dalla rilevazione censuaria che in Molise ha coinvolto oltre 21mila imprese, 1.816 istituzioni non profit e 208 istituzioni pubbliche.








Rispetto al censimento del 2001, cresce il numero delle imprese rilevate ma diminuiscono gli addetti; si accentua quindi la polverizzazione del sistema imprenditoriale molisano, in cui prevalgono imprese di piccole e piccolissime dimensioni. Arretra il settore dell’industria e costruzioni, avanza il terziario, in particolare il settore Sanità e assistenza sociale.

Come nel resto del Paese, anche in Molise si riduce - in termini di addetti - la dimensione della P.A., a seguito degli interventi di razionalizzazione. Aumenta il numero di lavoratori esterni e di volontari. Più di un terzo delle amministrazioni pubbliche molisane mostra attenzione alla sostenibilità ambientale, pur in presenza di difficoltà operative. Circa il 30% adotta pratiche di rendicontazione sociale.

Il non profit molisano cresce a due cifre nell’ultimo decennio. L’incidenza di istituzioni rispetto alla popolazione residente pone il Molise al primo posto rispetto alle restanti regioni del Sud Italia (57,9 istituzioni ogni 10 mila abitanti). La regione presenta una dinamica dei volontari delle unità locali (+60,9%) più sostenuta della media nazionale, con un ruolo preminente delle associazioni non riconosciute e una concentrazione di addetti nella Sanità, nell’Assistenza sociale e protezione civile e nell’Istruzione e ricerca.

L’Istat, in collaborazione con Unioncamere nazionale, presenta una sintesi dei principali risultati del 9° Censimento generale dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit, arricchita da confronti territoriali. Innovativa nel metodo e nelle tecniche di rilevazione, l'operazione censuaria si è caratterizzata per un uso capillare del web da parte dei soggetti coinvolti nella compilazione dei questionari. La rilevazione sulle imprese e quella sulle istituzioni non profit sono state affidate alle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, che hanno costituito gli Uffici Provinciali di Censimento.

Nel corso del convegno - organizzato dalla sede Istat per il Molise e dalla Camera di Commercio di Campobasso - sono illustrati il quadro d’insieme del tessuto produttivo molisano e i principali cambiamenti intervenuti durante il periodo intercensuario. Inoltre, vengono analizzati il processo di rilevazione censuaria e le valutazioni delle innovazioni metodologiche, tecniche e organizzative introdotte nel censimento. I dati sono disponibili in I.stat, il datawarehouse dell’Istat, al tema “Censimento industria, istituzioni pubbliche e non profit 2011”. Al datawarehouse si accede sia dalla homepage di www.istat.it sia dal sito dedicato http://censimentoindustriaeservizi.istat.it/. I dati offrono - anche grazie ad approfondimenti inediti su occupazione, governance, internazionalizzazione, strategie finanziarie e altri temi - una solida base informativa per un monitoraggio delle trasformazioni della realtà produttiva regionale.

IMPRESE: DIECI ANNI DI TRASFORMAZIONI

Al 31 dicembre 2011, le imprese attive in Molise sono 21.420, il  10,1% in più rispetto al 2001 (+8,4% la variazione a livello nazionale). Sotto il profilo territoriale, la crescita relativamente più sostenuta si rileva nella provincia di Isernia (+14,4%). Le imprese della regione occupano 29.156 lavoratori dipendenti, 24.234 indipendenti, 929 esterni e 110 temporanei. Gli addetti nelle unità locali delle imprese sono più numerosi di quelli complessivamente impiegati dalle imprese con sedi amministrative nella regione: ciò indica la presenza in Molise di unità produttive con centro direzionale localizzato altrove. La dimensione media delle imprese molisane (2,7 addetti per unità locale) è inferiore al valore nazionale (3,4) ma in linea con il dato del Sud Italia (2,8).

Le innovazioni legate a questa tornata censuaria consentono, per la prima volta, di restituire informazioni sulle caratteristiche demografiche dei dipendenti e sulle principali modalità del loro rapporto di lavoro: il 64,8% dei dipendenti delle unità locali ha la qualifica di operaio, il 29,9% di impiegato e il 2,1% di dirigente/quadro. La maggiore quota di operai registrata in Molise rispetto all’analogo valore nazionale (53,6%) riflette la struttura produttiva che caratterizza la regione.

Le imprese con struttura aziendale (almeno 3 addetti) che operano sui mercati non esclusivamente locali sono il 37,1%: il 28,1% quelle attive sul mercato nazionale e il 9% le imprese presenti anche su quelli internazionali. La maggior propensione verso l’estero riguarda le imprese attive nel comparto della costruzione di edifici (61,9%), nel settore della confezione di articoli di abbigliamento (52,6%) e nelle industrie alimentari (30,4%).

CRESCE IL RUOLO DEL NON PROFIT, IL COMPARTO PIÙ DINAMICO DELLA REGIONE

Le organizzazioni non profit attive in Molise al 31 dicembre 2011 sono 1.816 (+35,7% sul 2001, anno dell'ultima rilevazione censuaria del settore). Nelle 2.023 unità locali insediate nel territorio regionale operano
2.613 addetti, 1.390 lavoratori esterni e 24.502 volontari . Rispetto al 2001, il personale dipendente cresce dell’1,7%.

Cultura, sport e ricreazione è il settore di attività di gran lunga prevalente nel quale si concentrano 1.182 istituzioni, pari al 65,1% del totale. I tre principali settori per numero di addetti delle unità locali sono quelli della Sanità, dell’Assistenza sociale e protezione civile, dell’Istruzione e ricerca; essi impiegano, in complesso, il 79,3% degli addetti.

La forma giuridica più diffusa nel non profit molisano, in linea con il resto del Paese ma con una maggiore dinamica espansiva, è quella dell’associazione non riconosciuta (57,9% delle istituzioni). Rispetto al 2001, sono le fondazioni a presentare la dinamica più sostenuta del numero di istituzioni (+60%). Il ruolo del volontariato è un elemento cardine del non profit molisano, in particolare nel settore Ambiente, con più di 62 volontari per unità locale rispetto ai 20 della media italiana.

L’INVERSIONE DI TENDENZA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE REGIONALE

Al 31 dicembre 2011 si contano sul territorio molisano 208 istituzioni pubbliche, lo stesso numero rispetto alla precedente rilevazione del 2001; aumentano i lavoratori esterni (+233%) e i volontari (+52,4%), diminuisce il numero di addetti (-5,8%) e di lavoratori temporanei (ex interinali, -45%). Cala anche il numero di unità locali che, fra l’inizio e la fine del decennio intercensuario, passano da 943 a 868. Nel 2011, i dipendenti attivi nelle unità locali sono oltre 17mila, al netto dei militari e delle forze di polizia. Sono le sedi periferiche degli organi costituzionali o a rilevanza costituzionale e dell’Amministrazione dello Stato (compresa la scuola) che operano nella regione ad avere subito la più forte contrazione del numero di addetti (-19,4%) mentre, tra le amministrazioni locali, la Regione e le Province hanno aumentato nel decennio la consistenza del personale impiegato (+1,7% la prima, +4,4% le seconde).

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