martedì 24 giugno 2014

Semestre di presidenza UE, Renzi alla Camera

In Aula alla Camera dei Deputati si sono tenute le comunicazioni del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno e sulle linee programmatiche del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea.









C'è il Consiglio europeo del 26 e 27 giugno, momento fondamentale per la scelta dei vertici della "nuova" Unione. Poi dal primo luglio scatta il semestre Ue di presidenza italiana. È naturale che sia il momento per Matteo Renzi di porsi delle domande: "C'è da chiedersi che tipo di Italia presentiamo in Ue e che tipo di Ue vogliamo come italiani" ha detto il premier parlando in Aula alla Camera. "In questi anni abbiamo dato l'impressione che l'Europa sia un luogo altro. L'Europa non è qualcos'altro da noi e noi dobbiamo dire con determinazione non quello che ci deve dire l'Ue, ma quello che noi  chiediamo all'Europa". 

"L'Europa  - aggiunge Renzi - non può semplicemente essere il luogo dove si vive di codicilli, parametri, vincoli". Parlando poi della scelta di Ypres come luogo del primo consiglio europeo post elezioni, il premier nota: "L'Europa non può diventare semplicemente la terra di mezzo delle norme, le vittime della seconda guerra mondiale non sono morte perché ci azzuffassimo intorno a un codicillo".

La prima questione che il premier affronta con forza è quella di una maggiore collaborazione europea sul problema immigrazione: "Se il dramma degli sbarchi non riguarda l'Ue, tenetevi la vostra moneta e lasciateci i nostri valori. Non basta avere una moneta, un presidente in comune, una fonte di finanziamento in comune: o accettiamo un destino e valori in comune o l'Europa perde il suo stesso ruolo". 

Sul patto di bilancio europeo (sul quale lunedì a sorpresa è arrivata un'apertura da parte della Merkel): "Noi non chiediamo di violare la regola del 3%, a differenza della Germania" nel 2003, ma "come la Germania di allora vogliamo smettere di vivere l'elenco di raccomandazioni come una lista della spesa che ci capita tra capo e collo". "La stabilità senza crescita è solo immobilismo"

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