La Cassazione conferma due anni di interdizione dai pubblici uffici per il Cavaliere per la sentenza Mediaset. Accolta dai giudici la richiesta dell'accusa.
Confermata dalla Cassazione la pena accessoria di due anni di interdizione dai pubblici uffici inflitta a Silvio Berlusconi, dopo il passaggio in giudicato della sentenza Mediaset per frode fiscale. Accolta la richiesta del sostituto procuratore generale Aldo Policastro. La decisione della Terza sezione penale è arrivata dopo cinque ore di camera di consiglio. Giudicati "irrilevanti" i motivi del ricorso presentati dalla difesa del Cavaliere. Berlusconi non si può candidare alle Europee, come da lui stesso ipotizzato e come caldeggiato da Forza Italia. Per due anni perde anche i diritti civili, non potrà neanche votare; e il timore che ora serpeggia nel partito è che possa anche essere espulso dal Partito popolare Europeo. E non è ancora finita: il 10 aprile i giudici di Milano dovranno decidere sull'affidamento ai servizi sociali.
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