“Questi pochi giorni nel cuore delle istituzioni europee hanno rappresentato per me una meravigliosa esperienza.
Ho avuto la possibilità di confrontarmi con l’On. Pino Arlacchi e altri componenti del gruppo parlamentare S&D, nonché con i funzionari del Parlamento Europeo per comprendere e ricordare quello che spesso dimentichiamo: come l'Unione incida quotidianamente sulle nostre vite di cittadini europei e come essa possa rappresentare una grande opportunità.
Il confronto con amministratori locali provenienti da altre realtà ha consentito di portare al centro del dibattito le esigenze dei territori, e quindi dei cittadini, con particolare riferimento ai percorsi cui sono soggette le procedure di finanziamento. Poi ancora la legalità, il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea, le elezioni europee e l’euroscetticismo.
Un momento, insomma, di buona politica, come ne servirebbero ogni giorno e in ogni luogo di rappresentanza dei cittadini. L'Europa non è poi così lontana! E se sei nato negli anni del Trattato di Maastricht non è difficile pensare ai fratelli europei come al tuo popolo!
Soltanto l’Unione Europea può imporre la sovranità della democrazia di fronte ad una finanza globalizzata che ha rubato potere e dignità alla politica. Sono da cercare lì, anche lì, le risposte ad emergenze di povertà e disoccupazione.
Abbiamo il diritto di esigere che l’Europa sia migliore di quella in cui oggi viviamo: questa è la ragione per cui lavoriamo e lavoreremo per costruire le nostre proposte in materia di lavoro, di welfare, di formazione, di politica monetaria, di ambiente, di diritti. Spero che a farlo, insieme, saremo in tanti”.
Il confronto con amministratori locali provenienti da altre realtà ha consentito di portare al centro del dibattito le esigenze dei territori, e quindi dei cittadini, con particolare riferimento ai percorsi cui sono soggette le procedure di finanziamento. Poi ancora la legalità, il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea, le elezioni europee e l’euroscetticismo.
Un momento, insomma, di buona politica, come ne servirebbero ogni giorno e in ogni luogo di rappresentanza dei cittadini. L'Europa non è poi così lontana! E se sei nato negli anni del Trattato di Maastricht non è difficile pensare ai fratelli europei come al tuo popolo!
Soltanto l’Unione Europea può imporre la sovranità della democrazia di fronte ad una finanza globalizzata che ha rubato potere e dignità alla politica. Sono da cercare lì, anche lì, le risposte ad emergenze di povertà e disoccupazione.
Abbiamo il diritto di esigere che l’Europa sia migliore di quella in cui oggi viviamo: questa è la ragione per cui lavoriamo e lavoreremo per costruire le nostre proposte in materia di lavoro, di welfare, di formazione, di politica monetaria, di ambiente, di diritti. Spero che a farlo, insieme, saremo in tanti”.
Caterina Cerroni, consigliere comunale di Agnone e Segretaria della federazione dei Giovani Democratici di Isernia
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