giovedì 14 novembre 2013

Politiche per la casa, ieri a Roma l’incontro presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti

L’assessore Nagni: “Agenzie sociali comunali e mobilità dalla città verso i paesi, possibili soluzioni alla questione abitativa”.











L’assessore regionale Pierpaolo Nagni ha partecipato ieri presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ad un incontro, che ha interessato anche il ministero dell’economia e delle finanze e il ministero dell’interno, finalizzato all’esame e alla verifica delle iniziative legislative presentate nel corso della conferenza unificata del 31 ottobre scorso, in merito alle problematiche e gli interventi nel campo delle politiche abitative.
All’incontro, oltre all’assessore molisano Nagni ha partecipato anche l’omologo assessore della Liguria e la struttura tecnica della commissione per l’edilizia pubblica residenziale .

“Il risultato dell’ampio dibattito svoltosi in seno alla riunione – ha fatto sapere l’assessore -  è consistito in una serie di norme, da definire a breve, utili a favorire, in deroga ai piani regolatori, interventi di ristrutturazione, riuso, abbattimento e costruzione con destinazione sociale (social housing).

Si è poi stabilito di definire al più presto con il Ministro  Lupi i nuovi importi destinati alla legge 431 riferita al fondo di sostegno per affitto a  famiglie  a basso reddito  e a studenti, con l’intento di ampliare il quadro di intervento anche ai fitti concordati, studiando un sistema incentivante che possa essere d’aiuto sia agli affittuari, sia ai proprietari. Il tutto nell’ottica  di un fondo di garanzia che possa determinare una certa tranquillità nel rapporto contrattuale tra le parti.

Si è infine parlato del ruolo dei Comuni e dell’istituzione , nelle regioni dove non si è ancora provveduto, di Agenzie Sociali Comunali che dovrebbero diventare braccio operativo nella gestione sul territorio delle politiche per la casa.

Finalmente– ha commentato Nagni - giungono da parte del governo segnali di disponibilità. Ampliare il raggio d’azione permetterebbe di immaginare in Molise una politica di sostegno più capillare. Permangono tuttavia diverse criticità. La destinazione dei fondi per i Comuni ad alta tensione abitativa , ad esempio, limita  la possibilità di utilizzare gli stessi nelle piccole realtà del nostro Molise dove invece, incentivando la mobilità dalla città verso i paesi – ha concluso - si potrebbero trovare formule risolutive delle problematiche legate alla questione abitativa”.

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