Prendiamo atto della dichiarazione dell’Ass. Pierpaolo Nagni che definisce intollerabili continui disagi che i viaggiatori della linea ferroviaria Campobasso-Roma subiscono. Non ci pare che basti l’iniziativa “d’interessamento di Trenitalia”.
A nostro avviso, come affermiamo da tempo, i disagi nascono dalla vetusta condizione del parco rotabile, dallo spostamento dal Molise a Bari del Dco (Direzione Centrale Operativa) che gestiva con flessibilità il movimento sulla rete ferroviaria molisana, dal trasferimento dell’officina manutenzioni e riparazioni da Campobasso a Benevento.
Le nostre motrici sono vecchie e suscettibili di frequenti guasti e devono essere inviate a Benevento, attraverso Caserta, anche con spreco di circa 800 km di treno giornalieri sottratti alla disponibilità per la rete molisana.
I vantaggi del ricollocamento dell’officina a Campobasso sono evidenti.
Ferrovie Italiane progetta di ritrasferire il DCO che si occupa del Molise da Bari a Napoli; si potrebbe fermare la struttura molisana a Campobasso riducendo fortemente le lunghe attese in quella stazione per lo scambio in caso di ritardo a cascata a causa della struttura a binario unico.
Assessore Nagni, occorre aprire una trattativa con due obiettivi:
- Ricollocare l’officina oppure almeno un “punto manutenzione” a Campobasso;
- Ricollocare a Campobasso il DCO.
Questi due provvedimenti non onerosi, possono dare respiro ai viaggiatori molisani e rendere perlomeno accettabile transitoriamente la situazione mentre si continua meritoriamente a trattare su obiettivi più alti e non realizzabili immediatamente. Si tratta di far superare l’ottusa difesa da parte di Trenitalia di “razionalizzazioni” che non funzionano, recano danni e determinano costi aggiuntivi che pagano i cittadini molisani.
Le nostre motrici sono vecchie e suscettibili di frequenti guasti e devono essere inviate a Benevento, attraverso Caserta, anche con spreco di circa 800 km di treno giornalieri sottratti alla disponibilità per la rete molisana.
I vantaggi del ricollocamento dell’officina a Campobasso sono evidenti.
Ferrovie Italiane progetta di ritrasferire il DCO che si occupa del Molise da Bari a Napoli; si potrebbe fermare la struttura molisana a Campobasso riducendo fortemente le lunghe attese in quella stazione per lo scambio in caso di ritardo a cascata a causa della struttura a binario unico.
Assessore Nagni, occorre aprire una trattativa con due obiettivi:
- Ricollocare l’officina oppure almeno un “punto manutenzione” a Campobasso;
- Ricollocare a Campobasso il DCO.
Questi due provvedimenti non onerosi, possono dare respiro ai viaggiatori molisani e rendere perlomeno accettabile transitoriamente la situazione mentre si continua meritoriamente a trattare su obiettivi più alti e non realizzabili immediatamente. Si tratta di far superare l’ottusa difesa da parte di Trenitalia di “razionalizzazioni” che non funzionano, recano danni e determinano costi aggiuntivi che pagano i cittadini molisani.
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