martedì 29 ottobre 2013

Patto per la sicurezza, Cristiano Di Pietro sollecita la chiusura dell'iter burocratico

"Necessario arrivare subito alla firma del patto e sensibilizzare il Governo nazionale per il potenziamento, con uomini e mezzi, delle forze dell’ordine sul territorio".










Il vice presidente del Consiglio regionale Cristiano Di Pietro, dopo un primo incontro avuto venerdì u.s.  a Termoli con i rappresentanti del Siap e in attesa di altre riunioni con il sindacato di polizia su Campobasso e Isernia,  torna sulla questione del patto per la sicurezza, questa volta lo fa attraverso una mozione a firma sua e del capogruppo IdV Carmelo Parpiglia, per impegnare la giunta regionale a provvedere al completamento dell’iter burocratico.

È un progetto, quello del patto per la sicurezza, avviato nel giugno del 2012, su iniziativa dello stesso Di Pietro in collaborazione con il consigliere Bizzarro e l’ex assessore alla programmazione Gianfranco Vitagliano, ma la firma del protocollo di intesa che impegnava la Regione Molise, le Prefettura di Campobasso e  Isernia e i Comuni molisani con popolazione superiore ai 5000 abitanti a promuovere azioni coordinate volte a garantire migliori condizioni di sicurezza e vivibilità nei territori interessati, soprattutto attraverso l’implementazione o l’aggiornamento dei sistemi di videosorveglianza, si è arenata per motivi istituzionali legati proprio alla fine della scorsa legislatura.

"La cifra inizialmente prevista per la realizzazione del patto era pari a 5 milioni di euro – ha ricordato il vice presidente del Consiglio Cristiano Di Pietro - somma che, però, a seguito della rimodulazione dei fondi a disposizione utilizzati, in parte, per coprire il disavanzo sanitario è stata dimezzata.

È necessario che i 2.500.000 euro ancora a disposizione – ha sottolineato  – vengano ora utilizzati al più presto,  tanto più se si pensa che  negli ultimi mesi i fenomeni di criminalità sul nostro territorio si sono moltiplicati. Segnali a dir poco allarmanti  - ha concluso - che ci inducono a a fare pressioni anche per sensibilizzare il Governo nazionale  a potenziare con uomini e mezzi delle forze della Polizia di Stato sul territorio regionale”.

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