Riceviamo e pubblichiamo. Lo Zuccherificio del Molise ha intrapreso da tempo una discesa ripida che lo sta portando verso il Fallimento. Purtroppo una storia che si ripete sovente nella nostra Regione. Le prime due Aste sono andate deserte e finchè i Ribassi del prezzo d’acquisto non saranno considerevoli, difficilmente ci saranno dei compratori.
Proviamo per un attimo a domandarci il /o i perché di questa assurda situazione che vede questa azienda produrre un ottimo zucchero naturale di barbabiotela, richiestissimo dal mercato Regionale, Nazionale ed Internazionale, ma con profitti irrisori, dovuti quasi certamente a vendite a bassissimo prezzo, probabilmente perchè lo zucchero viene venduto ad una commerciale del Nord e ad altri distributori che, fanno, il prezzo e che poi distribuiscono il prodotto nei mercati, ottenendo ottimi ricarichi per loro, ma non per chi produce?
Ho inserito il punto interrogativo, perchè non possiedo dei dati certi, ma questo è un trend che viene seguito da diverse aziende, che ahimè chiudono molto spesso per fallimento. Giorni fa ho partecipato al Consiglio Comunale Aperto di Bojano, dove si discuteva di sanità e della situazione della GAM/SOLAGRITAL.
In un mio intervento di soli 5 minuti ho ricordato l’importanza di avere una solida e soprattutto competente struttura in qualsiasi azienda, associazione o qualsivoglia istituzione si lavora; se si vogliono ottenere dei buoni risultati, ma nel contempo ho sottolineato ciò che un grandissimo allenatore ed economista americano, John R. Wooden, scrisse molti anni fa. “Il vertice umano di ogni piramide deve avere capacità e qualita’ ottimali, riconosciute soprattutto dai risultati concreti ottenuti nel passato e nel presente, per condurre insieme a tutti gli altri suoi collaboratori, un percorso vincente che assicuri il buon andamento aziendale.
Ergo, quando dopo un tempo giusto di comando, non dovessero arrivare dei risultati almeno soddisfacenti, allora il vertice va invitato a dimettersi, e se ciò non fosse ascoltato ricordo che esiste l’esonero d’autorita’, cosa negativa soprattutto quando chi comanda veramente dovesse ritardare questo provvedimento.
Un amministratore delegato è sempre un capo che potrebbe avere altre possibilità di dimostrare la propria bravura altrove, mentre il/o i veri proprietari questa opportunità potrebbero non averla più in futuro.
Ho inserito il punto interrogativo, perchè non possiedo dei dati certi, ma questo è un trend che viene seguito da diverse aziende, che ahimè chiudono molto spesso per fallimento. Giorni fa ho partecipato al Consiglio Comunale Aperto di Bojano, dove si discuteva di sanità e della situazione della GAM/SOLAGRITAL.
In un mio intervento di soli 5 minuti ho ricordato l’importanza di avere una solida e soprattutto competente struttura in qualsiasi azienda, associazione o qualsivoglia istituzione si lavora; se si vogliono ottenere dei buoni risultati, ma nel contempo ho sottolineato ciò che un grandissimo allenatore ed economista americano, John R. Wooden, scrisse molti anni fa. “Il vertice umano di ogni piramide deve avere capacità e qualita’ ottimali, riconosciute soprattutto dai risultati concreti ottenuti nel passato e nel presente, per condurre insieme a tutti gli altri suoi collaboratori, un percorso vincente che assicuri il buon andamento aziendale.
Ergo, quando dopo un tempo giusto di comando, non dovessero arrivare dei risultati almeno soddisfacenti, allora il vertice va invitato a dimettersi, e se ciò non fosse ascoltato ricordo che esiste l’esonero d’autorita’, cosa negativa soprattutto quando chi comanda veramente dovesse ritardare questo provvedimento.
Un amministratore delegato è sempre un capo che potrebbe avere altre possibilità di dimostrare la propria bravura altrove, mentre il/o i veri proprietari questa opportunità potrebbero non averla più in futuro.
Dott. Giovanni Venuto
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