venerdì 6 settembre 2013

Riccia, domenica convegno sulla musica. Fanelli: "Abbiamo avviato iter per tutelarla in Molise con una legge"

Ci sarà anche il sindaco di Melpignano. “Riccia pone le basi per l’iter di una proposta di legge regionale che ha l’obiettivo di tutelare il patrimonio musicale del Molise intero”. Lo afferma il sindaco di Riccia, Micaela Fanelli, alla vigilia del convegno ‘La musica che vive in borgo. 









Tutela e valorizzazione dei paesaggi sonori nel Molise contemporaneo’, in programma domenica 8 settembre, dalle ore 10, presso l’aula consigliare del Palazzo del municipio, in occasione della 82^a Festa dell’Uva di Riccia (www.sagradelluva-riccia.net). La manifestazione è organizzata dal Comune di Riccia, dalla Pro Loco e dal Comitato promotore della Festa dell’Uva. Sarà presente al convegno anche Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano, il paese della pizzica salentina dove ogni anno la Notte della Taranta attira un fiume umano di spettatori e curiosi.

“Seguiamo l’esempio della Puglia”, spiega Fanelli che mette in evidenza la capacità d’iniziativa della propria amministrazione. “Abbiamo dato vita, ed è la prima volta per Riccia, a una proposta per l’avvio della procedura che porti all’approvazione di una legge regionale. E’ un progetto che il consigliere regionale Nico Ioffredi ha raccolto con l’impegno di portarlo in Consiglio regionale. La finalità è molto importante in chiave culturale e sociale: tutelare i gruppi di musica popolare e amatoriale, e valorizzare l’attività svolta dalle scuole comunali di musica. Intendiamo sviluppare i nostri luoghi e creare ricchezza per l’intero Molise. Siamo partiti - aggiunge il sindaco Fanelli - dalla convinzione che la Regione Molise abbia l’esigenza di dotarsi di una legge simile. Questo perché i gruppi di musica popolare e amatoriale rappresentano un’affascinante espressione culturale tipica dei nostri territori, capaci di concretizzarsi in un rilevante bacino di aggregazione sociale e culturale”.

Del resto, proprio le indicazioni date dall’Unesco con le due Convenzioni (la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003, e la Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali del 2005) mettono in rilievo l’urgenza di tutelare il patrimonio culturale locale.

Quindi, tutela della musica popolare, riflessioni, approfondimenti. Con esperti, relatori, autorità e infine con l’accompagnamento musicale. Apriranno il convegno il sindaco di Riccia, Micaela Fanelli, il presidente della Pro Loco, Salvatore Moffa, e il presidente del Comitato Festa dell’Uva, Salvatore Panichella. A seguire le relazioni dell’etnomusicologo e direttore della Biblioteca provinciale di Campobasso, Vincenzo Lombardi; del presidente del Circolo della Zampogna di Scapoli, Antonietta Caccia; della promotrice di eventi musicali e responsabile di Borghi Artistici; Teresa Mariano; e infine l’intervento del sindaco di Melpignano, Ivan Stomeo. Le conclusioni sono affidate al consigliere regionale con delega alla cultura, Nico Ioffredi. Moderatore dell’incontro sarà Antonio Ruggieri, direttore della rivista molisana ‘Il Bene Comune’. La manifestazione sarà conclusa con gli interventi di due cantastorie riccesi, Giuseppe ‘Spedino’ Moffa e Giuseppe Abiuso che proporranno composizioni del loro repertorio musicale.

Il convegno diventa, quindi, la tribuna ideale per discutere dell’utilità dell’istituzione della legge, e al contempo per fare il punto sullo stato attuale del cospicuo patrimonio di canti e di suoni di cui ancora il Molise è ricco. La necessità di salvaguardare questo patrimonio, favorendone la trasmissione all’interno delle comunità locali, sia con la sua conservazione sia con la consapevolezza di una sua naturale evoluzione, è una delle sfide che attende amministratori, studiosi, musicisti ed esecutori.

Domenica pomeriggio, a partire dalle ore 14, inizia lo spettacolo. Oltre 20 carri allegorici decorati con tralci e chicchi d’uva sfileranno per le vie di Riccia. Ogni anno sono realizzati veri e propri capolavori. Il carro diventa il simbolo del duro lavoro nei campi, con la rappresentazione di scene di vita contadina abilmente ricostruite, nella cornice fatta di mezzi e di strumenti della civiltà rurale di un tempo e non più in uso. Il carro, infine, si atteggia all’originalità del presente, alla trasgressione e all’ironia alternativa dei più giovani che vogliono entrare nella tradizione popolare con le proprie immedesimazioni. La Festa dell’Uva come d’abitudine diventa uno spettacolo tra le strade del paese, con giovani e giovanissime che ballano con costumi folcloristici, mostrando cesti pieni d’uva e distribuendo dell’ottimo vino rosso.

Il presidente della Pro Loco Salvatore Moffa non ha dubbi: “E’ un programma ricco e articolato, dai convegni alla sfilata dei carri. La Pro Loco è sempre stata attenta alla nostra cultura popolare, alle tradizioni e a usi e costumi. In una società di consumismo – aggiunge - è importante arrivare alle origini, con un occhio particolare alle tradizioni”.

“Siamo pronti - ha affermato il consigliere comunale Gabriele Maglieri - per i nostri carri artistici e per la nostra amata festa che riesce a mescolare balli, canti, divertimento, goliardia, e ancora cultura popolare e offerta enogastronomica”.

E’ una Festa che infatti mescola profumi e colori in cui si fondono la tradizione contadina e la fede popolare. Ha origini negli inizi degli anni Trenta, a testimonianza dell’impegno e del sacrificio di molti riccesi che continuano così a raccontare la propria terra e la propria comunità. Il suo cuore è la forte partecipazione popolare abbinata all’esecuzioni di canti e motivi musicali tradizionali.

Entra nel vivo anche il II concorso fotografico a tema sulla Festa (informazioni su www.sagradelluva-riccia.net); le foto dovranno essere realizzate nel periodo che va dalla preparazione dei carri allegorici fino al giorno della festa vera e propria di domenica. Il concorso ha già visto partecipare, nella prima edizione del 2012, concorrenti provenienti da regioni limitrofe come la Puglia e la Campania.

Nella serata di domenica, infine, spazio alla musica dal vivo con Luca Rossi (vincitore del 9° Festival dell’Adriatico) e il gruppo Tammurrìa per vivere i suoni e le atmosfere tipiche del Salento.

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