mercoledì 21 agosto 2013

Incendi boschivi, arrestato un piromane in provincia di Isernia

Arrestato per incendio boschivo doloso dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Venafro e dal personale del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo (NIAB), il presunto incendiario del rogo divampato in località Stingone in provincia di Isernia.






La misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal GIP del Tribunale di Isernia nei confronti dell'uomo, un cinquantenne residente nella zona di Pozzilli, si è resa necessaria in quanto a carico di quest'ultimo sono state raccolte diverse prove che hanno consentito agli inquirenti di considerarlo il presunto incendiario di Stingone.

Il provvedimento restrittivo è giunto al termine di accurate indagini che hanno impegnato il personale della Forestale per oltre un mese, coordinato dalla Procura delle Repubblica di Isernia. Alcune telecamere installate in località Monte Stingone dal personale della Forestale hanno ripreso l'uomo che, dopo essersi accostato al guardrail  lancia dal finestrino della propria autovettura un ordigno incendiario in una zona cespugliata e incurante delle conseguenze del suo gesto, riprende la marcia.

L'incendio sviluppatosi nell'area in prossimità della strada con gravi conseguenze sulla vegetazione non ha avuto sviluppi drammatici solo grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti che si sono adoperati con mezzi rudimentali nello spegnimento del rogo. Sull'incendio inoltre sono intervenute alcune squadre AIB della Protezione Civile Regionale allertate dopo la chiamata giunta al 1515 del Corpo forestale dello Stato.

L'attività condotta dal personale della Forestale si è concentrata su alcuni elementi utili a restringere il campo delle indagini, che hanno permesso di prevedere le intenzioni dell'incendiario e di poterlo cogliere in flagranza di reato. La zona in questione, infatti, era stata più volte interessata dalle fiamme negli ultimi anni.

Dell'accaduto è stata prontamente informata l'Autorità Giudiziaria per il delitto di incendio boschivo previsto dal codice penale, evidenziando la necessità della misura cautelare per il concreto pericolo della reiterazione del reato da parte dell'uomo.

La misura cautelare è stata tempestivamente disposta dal GIP, su richiesta del PM, anche alla luce di un altro incendio appiccato allo "Stingone" la sera del 4 agosto scorso, per il quale sussistono numerosi collegamenti con quello divampato qualche giorno prima.

Nessun commento: