giovedì 4 luglio 2013

Questione trasporti, Cristiano Di Pietro: No a sterili polemiche

"Si faccia distinzione tra chi crea i problemi e chi cerca di risolverli. Assessore Nagni su strada giusta per scardinare becero sistema".












In merito alla questione del trasporto pubblico su gomma e alla grave situazione che si è venuta a creare a seguito della sospensione di ulteriori 67 corse effettuata dall’azienda Atm, è intervenuto il vice presidente del consiglio regionale Cristiano Di Pietro spezzando una lancia in favore dell’assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni.

"Ritengo che in questa situazione occorra, prima di ogni altra considerazione, fare una distinzione netta tra chi crea i problemi e chi, invece, cerca di risolverli – ha dichiarato Cristiano Di Pietro -  tra chi ha deciso di innescare una bomba ad orologeria  e chi sta cercando, con non poche difficoltà, di rimodulare al meglio la gestione del trasporto pubblico su gomma. Occorre capire chi e perché sta giocando a mettere e togliere corse ( talvolta inutili e costose) a suo piacimento, al solo scopo di creare disservizi e sollevare polveroni.

Occorre capire per quale motivo tali corse, che non rientrano nel piano regionale dei trasporti e che risultano essere a carico della stessa azienda, debbano andare a gravare pesantemente sulla Regione Molise. Dopo una gestione dei trasporti a tratti allegra e a tratti ambigua, l’assessore Nagni sta responsabilmente cercando di attuare una rimodulazione dei servizi con  l’obiettivo di risparmiare dove si può e migliorare dove si deve.

Ecco perché a Pierpaolo Nagni  dico: "bravo", ed ecco perché  - ha continuato Di Pietro - lo invito a continuare con coraggio su questa strada,  certo che sia la strada giusta per scardinare il becero sistema costruito in questi anni e rientrare in un clima di normalità. Infine – ha concluso – in un quadro in cui l’assessore, suo malgrado, si trova a dover far fronte al malcontento di cittadini e sindacati, ai colleghi politici suggerisco di non cavalcare l’onda di una sterile protesta in cambio di un po’ di visibilità, e di contribuire, semmai, a trovare, possibili soluzioni".

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