giovedì 4 luglio 2013

Parpiglia: "L'attuale Legge non garantisce la ripresa e il commercio resta in panchina"

"Il commercio è il settore trainante dell'economia nazionale e regionale, sospinto da migliaia di piccole e piccolissime aziende che si confrontano quotidianemente con la grande distribuzione. 










Eppure, fare impresa in Molise è oggettivamente complicato, vista la morfologia territoriale e la carenza di infrastrutture, il costo del lavoro e dell'energia, i vincoli burocratici, la tassazione più alta d'Italia e le difficoltà di accesso al credito".

Così il Presidente della II Commissione consiliare – Sviluppo economico, Carmelo Parpiglia, ha introdotto il confronto di ieri con i rappresentanti delle associazioni di categoria, le parti sociali e i dirigenti regionali del settore.

"Parafrasando Carlo Sangalli – ha continuato – possiamo dire che il commercio è stato lasciato in panchina, invece di essere messo in campo e nelle consizioni di esprimersi al massimo. L'aumento dell'Iva poi, anche se rinviato, potrebbe innescare una ulteriore compressione dei consumi con effetti disastrosi sull'occupazione".

Secondo Parpiglia, "la liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali voluta dal Governo, con l'articolo 31 della legge SalvaItalia, rende ardua ogni mediazione tra richieste opposte, bypassando la Regione Molise" e ignorando "le effettive esigenze del territorio".

Per contro, "le problematiche riscontrate possono essere aggredite e risolte – rilancia il Presidente della II Commissione – attraverso il confronto e il contributo di tutti gli attori, riqualificando l'attuale Legge regionale sul commercio, comunque insufficiente a garantire la ripresa, o mediante nuovi interventi da parte del Consiglio o della Giunta".

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