Nella mattina del 6 dicembre 2011 veniva consumata una rapina a mano armata in danno dell'agenzia della Banca Popolare di Novara, situata sulla Circonvallazione Occidentale di Isernia all'inizio di corso XXIV Maggio ed alle spalle della centralissima piazza Tedeschi, a due passi dal locale Palazzo di Giustizia del capoluogo Pentro.
Entrando in agenzia uno alla volta a breve distacco temporale, come comuni clienti, due soggetti erano avevano consumato una rapina con inconsueta sicurezza professionale, a volto scoperto e brandendo una pistola, ed avevano minacciato l'unico cassiere in servizio, chiudendolo nel vano servizi dell'agenzia, prelevando 19.000 euro dalla cassa della banca per poi allontanarsi all'esterno dileguandosi tra le vie cittadine.
Una rapina lampo, compiuta con estrema professionalità e senza far trasparire nervosismo e creare panico. Il cassiere dell'agenzia veniva richiuso nel bagno e minacciato dai rapinatori di non uscire prima che gli stessi non avessero lasciato la banca.
Anche l'immediato intervento subito predisposto dalle unità della Polizia di Stato intervenuta sul posto per i rilievi del caso, e quindi dall'Arma del Comando Provinciale di via Ponte S.Leonardo, che in proprio diramava le ricerche sul territorio non erano valse a bloccare i rapinatori, che facevano perdere le loro tracce senza dare possibilità ad eventuali testimoni di individuare gli autoveicoli utilizzati dai due malfattori per abbandonare Isernia.
Le conseguenti indagini venivano attivate in proprio anche dal Comandante del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia, che con i suoi uomini concentrava l'attenzione sui fotogrammi del circuito chiuso dell'istituto di credito, immagini che venivano elaborate e diramate per le ricerche in campo nazionale mediante la piattaforma tecnologica informatica, di cui dispone l'Arma .
A distanza di tempo la diramazione delle immagini veniva elaborata ed attenzionata dai militari della Compagnia di Ischia, ove erano in corso indagini per una rapina consumata qualche mese dopo sull'isola da due individui. Veniva così individuato uno degli attuali arrestati, e cioè uno dei due autori della rapina consumata il 6.12.2011 ad Isernia.
Sull'isola d'Ischia i militari della Compagnia dell'Arma il 17 maggio 2013 avevano operato il fermo di p.g. di un 49enne di Napoli, che nella suddetta data consumava unitamente ad un correo anch'egli napoletano una seconda rapina in banca sull'isola.
Le conseguenti indagini ulteriormente condotte dagli uomini del Nucleo Investigativo di Isernia consentivano di identificare anche il 2° rapinatore della Banca Popolare di Novara di Isernia nel 40enne B.V. da Napoli. Gli accertamenti investigativi permettevano di confrontare le foto dei rapinatori all'interno della banca con le foto dei due indagati, che rivelavano la perfetta identità delle persone ritratte.
Le indagini condotte dagli uomini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Isernia che, attesa la rilevante portata accusatoria degli elementi raccolti, nonché tenuto conto della gravità delle responsabilità in capo ai predetti, della loro particolare pericolosità (entrambi pregiudicati) e dell'elevata probabilità di reiterazione di reati della stessa specie, richiedeva una Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere per entrambi, emessa dal GIP del Tribunale Pentro ed eseguita nel tardo pomeriggio del 6 luglio corrente nei confronti dei prevenuti dai militari del Nucleo Investigativo Isernia, che hanno associato entrambi al Carcere napoletano di Poggioreale.
Una rapina lampo, compiuta con estrema professionalità e senza far trasparire nervosismo e creare panico. Il cassiere dell'agenzia veniva richiuso nel bagno e minacciato dai rapinatori di non uscire prima che gli stessi non avessero lasciato la banca.
Anche l'immediato intervento subito predisposto dalle unità della Polizia di Stato intervenuta sul posto per i rilievi del caso, e quindi dall'Arma del Comando Provinciale di via Ponte S.Leonardo, che in proprio diramava le ricerche sul territorio non erano valse a bloccare i rapinatori, che facevano perdere le loro tracce senza dare possibilità ad eventuali testimoni di individuare gli autoveicoli utilizzati dai due malfattori per abbandonare Isernia.
Le conseguenti indagini venivano attivate in proprio anche dal Comandante del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia, che con i suoi uomini concentrava l'attenzione sui fotogrammi del circuito chiuso dell'istituto di credito, immagini che venivano elaborate e diramate per le ricerche in campo nazionale mediante la piattaforma tecnologica informatica, di cui dispone l'Arma .
A distanza di tempo la diramazione delle immagini veniva elaborata ed attenzionata dai militari della Compagnia di Ischia, ove erano in corso indagini per una rapina consumata qualche mese dopo sull'isola da due individui. Veniva così individuato uno degli attuali arrestati, e cioè uno dei due autori della rapina consumata il 6.12.2011 ad Isernia.
Sull'isola d'Ischia i militari della Compagnia dell'Arma il 17 maggio 2013 avevano operato il fermo di p.g. di un 49enne di Napoli, che nella suddetta data consumava unitamente ad un correo anch'egli napoletano una seconda rapina in banca sull'isola.
Le conseguenti indagini ulteriormente condotte dagli uomini del Nucleo Investigativo di Isernia consentivano di identificare anche il 2° rapinatore della Banca Popolare di Novara di Isernia nel 40enne B.V. da Napoli. Gli accertamenti investigativi permettevano di confrontare le foto dei rapinatori all'interno della banca con le foto dei due indagati, che rivelavano la perfetta identità delle persone ritratte.
Le indagini condotte dagli uomini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Isernia sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Isernia che, attesa la rilevante portata accusatoria degli elementi raccolti, nonché tenuto conto della gravità delle responsabilità in capo ai predetti, della loro particolare pericolosità (entrambi pregiudicati) e dell'elevata probabilità di reiterazione di reati della stessa specie, richiedeva una Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere per entrambi, emessa dal GIP del Tribunale Pentro ed eseguita nel tardo pomeriggio del 6 luglio corrente nei confronti dei prevenuti dai militari del Nucleo Investigativo Isernia, che hanno associato entrambi al Carcere napoletano di Poggioreale.
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