mercoledì 19 giugno 2013

Corte dei Conti: Pressione fiscale 'effettiva' al 53%

La pressione fiscale effettiva "si é impennata fino al 53%". Lo afferma il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, in un'audizione in Parlamento.










La lotta all'evasione fiscale - ha aggiunto è caratterizzata da andamenti ondivaghi e contraddittori, che denotano l'esistenza di spaccature su un tema che dovrebbe essere elemento di piena condivisione e concordanza". "Per autonomi e imprese c'è una probabilità di controllo una volta ogni 20 anni da parte di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza".

"Il fenomeno dell'economia sommersa ha spiegato Giampaolino - ha dimensioni rilevanti: fino al 18% del Pil e colloca il nostro Paese al secondo posto nella graduatoria internazionale, guidata dalla Grecia".

"Per quanto riguarda l'Iva - ha aggiunto - resta elevata la propensione a non dichiarare, con una sottrazione di imposta nel 2011 di 46 miliardi di euro. E molto grave resta anche l'evasione dell'Irap. Nell'insieme dei due tributi il vuoto di gettito creato dall'evasione, stimato dall'Agenzia delle Entrate, ammonterebbe, nel solo 2011, a 50 miliardi".

Le "ampie dilazioni di pagamento" a Equitalia (fino a 74 rate portate a 120 dal decreto del fare) contengono "il rischio da un lato di un indebolimento dell'azione della società e dall'altro un potenziale elemento di distorsione della concorrenza tra operatori economici", ha aggiunto Giampaolino.

Nessun commento: