Ora occorre ritirare dagli scaffali i prodotti che contengono la stessa tipologia di alimenti.
Combattere strenuamente la contraffazione è il viatico per rilanciare il settore agroalimentare italiano, in particolare le piccole e medie imprese e l’intera filiera. Occorre prevedere normative ancora più stringenti e incisive sulla tracciabilità e sull’etichettatura dei prodotti. L’etichetta di origine rappresenta una garanzia di informazione per i consumatori, grazie alla tracciabilità si attiva anche una protezione verso le frodi e le truffe.
"Ancora una volta elogiamo il prezioso operato della GdF – dichiarano dall'Adoc del Molise – sempre pronta a intervenire a difesa dei diritti dei consumatori e delle imprese italiane. Il maxisequestro di 1.500 tonnellate di soia, mais e grano ucraino ad alto contenuto di Ogm e di 30 tonnellate di soia provenienti dall'India e contaminate con pesticidi impone, tuttavia, una pressante ricerca e il conseguente ritiro dei prodotti presenti sugli scaffali dei supermercati che contengono la stessa tipologia degli alimenti sequestrati".
Le notizie di contraffazioni alimentari si susseguono con una frequenza che oltre a preoccupare ed allarmare mette in luce una disinvoltura, da parte di alcune aziende di prodotti alimentari, nel venir meno alle leggi che regolamentano la produzione e salvaguardano la sicurezza alimentare.Dalle contraffazioni dell’olio, ai formaggi, alle carni tutto il comparto alimentare è stato, nell’arco di questi anni, segnato da notevoli inganni ai danni dei produttori onesti e dei consumatori.
In questo scenario prende sempre più valore la tracciabilità dei prodotti che, insieme alle etichette chiare e alla filiera corta, è uno strumento importante per il consumatore per difendersi dalle truffe che possono anche essere pericolose per la salute. L’esigenza di sicurezza alimentare e di trasparenza è un tema importante che è stato forse troppo presto dato per scontato e che, tuttavia, è di primario interesse per L'Adoc del Molise.
"Ancora una volta elogiamo il prezioso operato della GdF – dichiarano dall'Adoc del Molise – sempre pronta a intervenire a difesa dei diritti dei consumatori e delle imprese italiane. Il maxisequestro di 1.500 tonnellate di soia, mais e grano ucraino ad alto contenuto di Ogm e di 30 tonnellate di soia provenienti dall'India e contaminate con pesticidi impone, tuttavia, una pressante ricerca e il conseguente ritiro dei prodotti presenti sugli scaffali dei supermercati che contengono la stessa tipologia degli alimenti sequestrati".
Le notizie di contraffazioni alimentari si susseguono con una frequenza che oltre a preoccupare ed allarmare mette in luce una disinvoltura, da parte di alcune aziende di prodotti alimentari, nel venir meno alle leggi che regolamentano la produzione e salvaguardano la sicurezza alimentare.Dalle contraffazioni dell’olio, ai formaggi, alle carni tutto il comparto alimentare è stato, nell’arco di questi anni, segnato da notevoli inganni ai danni dei produttori onesti e dei consumatori.
In questo scenario prende sempre più valore la tracciabilità dei prodotti che, insieme alle etichette chiare e alla filiera corta, è uno strumento importante per il consumatore per difendersi dalle truffe che possono anche essere pericolose per la salute. L’esigenza di sicurezza alimentare e di trasparenza è un tema importante che è stato forse troppo presto dato per scontato e che, tuttavia, è di primario interesse per L'Adoc del Molise.
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