L’incremento del debito pubblico, arrivato a 2.017 miliardi.
Oltre ai disoccupati, agli esodati, alla pressione fiscale al 52%, ai fallimenti delle imprese, ai pignoramenti ed ai suicidi di disperati, nonostante il massacro sociale a carico delle famiglie, ha ottenuto il record di aumento del debito pubblico (una tassa occulta oltre i balzelli reali come Imu,Tares,Iva, ecc.), al ritmo di 7,5 miliardi di euro al mese e con un incremento di 1.764 euro dal novembre 2011,a carico di ogni abitante.
L’incremento del debito pubblico, arrivato a 2.017 miliardi (il cui lieve decremento congiunturale di 5 miliardi non inganni, essendo destinato a risalire con 40 miliardi di euro per i pagamenti dei debiti della P.A.) per circa 105,2 miliardi di euro generato dal governo Monti, ha prodotto per i cittadini italiani (59,6 milioni) un aumento del carico pro capite pari a +1.764 euro.
Ad oggi, il debito pro capite è pari a 33.851 euro. Mai nessun Governo aveva incrementato il debito come Monti, che invece di risanare il Paese, ha risanato banche, assicurazioni, monopoli, oligopoli e cartelli, incentivando gli autori del disastro economico ed i capitalisti dei pedaggi e delle bollette: secondo lo studio Adusbef infatti, l’incremento del debito pubblico era stato di 2,746 mld/mese dal giugno 1996 al 2001 (Centro-sinistra); di 3.824 miliardi mese dal 2001-2006 (Berlusconi); 3.857 mld mese con Prodi (2006-2008); 6.230 mld/mese con Berlusconi (2008-2011); 7,5 mld mesi,con Monti dal novembre 2011 al febbraio 2013.
Adusbef e Federconsumatori chiedono al Governo che verrà, non avendo alcuna fiducia nei disastri aggravati provocati dai 'tecnici', di porre la riduzione del debito pubblico al centro delle politiche economiche, anche con la vendita di oro e riserve di Bankitalia ed altri beni del pubblico demanio.
L’incremento del debito pubblico, arrivato a 2.017 miliardi (il cui lieve decremento congiunturale di 5 miliardi non inganni, essendo destinato a risalire con 40 miliardi di euro per i pagamenti dei debiti della P.A.) per circa 105,2 miliardi di euro generato dal governo Monti, ha prodotto per i cittadini italiani (59,6 milioni) un aumento del carico pro capite pari a +1.764 euro.
Ad oggi, il debito pro capite è pari a 33.851 euro. Mai nessun Governo aveva incrementato il debito come Monti, che invece di risanare il Paese, ha risanato banche, assicurazioni, monopoli, oligopoli e cartelli, incentivando gli autori del disastro economico ed i capitalisti dei pedaggi e delle bollette: secondo lo studio Adusbef infatti, l’incremento del debito pubblico era stato di 2,746 mld/mese dal giugno 1996 al 2001 (Centro-sinistra); di 3.824 miliardi mese dal 2001-2006 (Berlusconi); 3.857 mld mese con Prodi (2006-2008); 6.230 mld/mese con Berlusconi (2008-2011); 7,5 mld mesi,con Monti dal novembre 2011 al febbraio 2013.
Adusbef e Federconsumatori chiedono al Governo che verrà, non avendo alcuna fiducia nei disastri aggravati provocati dai 'tecnici', di porre la riduzione del debito pubblico al centro delle politiche economiche, anche con la vendita di oro e riserve di Bankitalia ed altri beni del pubblico demanio.
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